Non è stato un fine settimana facile quello del GP del Portogallo per la Racing Point che ha considerevolmente compromesso il suo piazzamento nel mondiale costruttori dove la ‘Mercedes Rosa’ mantiene la terza posizione ma con soli quattro punti di vantaggio sulla McLaren e sei sulla Renault.
Una situazione di grande incertezza considerando anche la Ferrari, sesta e più staccata con 93 punti.
Racing Point furiosa
Ma a irrigidire molto la posizione della Racing Point e in modo particolare quella del suo team principal Otmar Szafnauer è stata la decisione da parte della commissione che ha penalizzato Sergio Perez con due warning che gli sono costati dieci posizioni nella griglia di partenza. La prima sanzione era scattata dopo una manovra un po’ ostruttiva su Pierre Gasly in Q2, la seconda per un mezzo contatto nella fase finale del gran premio, ancora una volta con Gasly.
Nessun provvedimento per Max Verstappen che aveva spinto Perez in testacoda al primo giro e nemmeno per Charles Leclerc dopo lo scontro con Stroll a Sochi. La cosa oovviamente a Szafnauer non è andata giù: “Ormai sta diventando quasi una persecuzione nei confronti di Racing Point e in particolare di Perez – ha tuonato Szafnauer – tanto più che con Gasly non c’è stato alcun contatto e che le immagini sono state assolutamente chiare a riguardo. Da una parte ci chiedono gare combattute e stile di guida aggressivo e competitivo. Dall’altro penalizzano situazioni che non sono state rischiose e che facevano semplicemente parte di una dinamica di gara”.
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Dieci posizioni di penalità per Perez
Szafnauer difende a spada tratta Perez che a fine stagione lascerà la scuderia: “Sergio è stato un pilota esemplare in tutta la sua carriera, mai un warning. Ora all’improvviso addirittura due in un solo fine settimana. Il primo per avere commesso un banale errore, non si era accorto quando Gasly fosse veloce, e il secondo per una situazione di gara assolutamente senza responsabilità. È sbagliato: perché così facendo non solo penalizzeranno il pilota ma lo costringeranno a correre con grande preoccupazione da qui alla fine della stagione. Dovrà guidare come un santo”.
Non è stata l’unica penalità per la Racing Point considerando cinque secondi inflitti anche a Lance Stroll per una collisione con Lando Norris. Ma in questo caso le immagini hanno evidenziato un errore del pilota canadese che ha giustificato la sanzione. Stroll poi per altro è stato costretto al ritiro senza portare alcun punto alla scuderia.
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