F1, scontro Ferrari-Red Bull: tutti i motivi della “battaglia” tra i due team. I boss delle varie scuderie stanno discutendo il futuro dei motori dopo il 2022
Sono ore calde queste in Formula 1 per la definizione dei regolamenti tecnici del futuro. La pandemia di Covid-19 ha fatto slittare la rivoluzione al 2022, posticipando di un anno anche la riforma dei propulsori. Le power unit verranno pesantemente modificate (sia nella parte termica che in quella ibrida) fra due anni, ma i team già guardano a quello che verrà dopo. E’ scontro aperto sul congelamento eventuale dello sviluppo dei motori per le stagioni a venire. La Red Bull, abbandonata dalla Honda, si è trovata spaziata per la programmazione a venire. Per questo sta cercando di far passare una mozione piuttosto rilevante: anticipare al 2022 il blocco sulle unità di potenza, anticipando di un anno quanto previsto dal 2023 (non si potrà più mettere mano ai motori). Questo consentirebbe agli uomini di Mateschitz di risparmiare sulla ricerca e ridurre il gap con gli altri top team, già al lavoro sul progetto. A Milton Keynes sono piuttosto rigidi sulla loro posizione e hanno già minacciato di abbandonare il Circus se non verranno accontentati.
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F1, scontro Ferrari-Red Bull: il nodo dello sviluppo della power unit
Sull’estremità opposta della barricata si trova la Ferrari di Mattia Binotto. La scuderia di Maranello, colpita dall’accordo-penalizzazione della FIA sul motore 2019, non sta aspettando altro che poter mettere mano al progetto futuro. In più c’è da definire il piano a lunga scadenza che prevede nuovi propulsori dal 2026, con il possibile addio all’ibrido. Il team principal della “Rossa” ha sottolineato questo aspetto dopo il GP di Portimao.
“Prima di parlare del congelamento dobbiamo definire bene la via da intraprendere nel 2026. Quale sarà il nuovo formato tecnico, i costi e la tecnologia da utilizzare.
“Questa è la vera priorità da affrontare”.
I boss ne parleranno con la Commissione tecnica della F1 in una videoconferenza in queste ore. Cris Horner, team principal Red Bull, deve capire quale fornitore sostituirà la Honda nel 2022, con i vari costruttori al momento distanti dal trovare un accordo con gli austriaci. L’opzione più probabile resta sempre la Renault.
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