Il commissario di gara Vitaly Petrov è stato costretto a lasciare Portimao, per far rientro in Russia dopo la notizia della morte del padre.
Vitaly Petrov, commissario di gara designato per il GP del Portogallo, ha dovuto abbandonare Portimao per far ritorno in Russia, a causa della morte improvvisa del padre. Stando a quanto riportano i media russi, Alexander Petrov, deputato e imprenditore, sarebbe stato assassinato nella giornata di sabato a Vyborg, la città natale della famiglia.
Una notizia che ha colto impreparato l’ex pilota di F1, con un trascorso in Renault, che ha lasciato il suo posto a Bruno Correia, pilota della safety car in Formula E, come deciso dalla FIA che si è limitata a seguire il protocollo del codice sportivo internazionale.
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GP Portogallo, il commissario Vitaly Petrov torna in Russia: Hamilton aveva criticato la scelta della FIA
Soltanto giovedì scorso, la scelta di Petrov come commissario aveva non poco fatto arrabbiare Lewis Hamilton, dopo che il russo, circa un mese fa, aveva commentato negativamente il pilota inglese che aveva deciso di inginocchiarsi, e incoraggiato gli altri piloti a farlo, per sostenere il movimento Black Lives Matter.
“Se un pilota fosse gay, allora faranno il podio con una bandiera arcobaleno ed incoraggeranno tutti ad essere gay?“. Questo il commento di Petrov, a cui il campione britannico ha voluto replicare in conferenza stampa del Gran Premio del Portogallo, dicendosi piuttosto sorpreso della decisone. “Dovremmo scegliere invece persone che sono al passo coi tempi, che comprendono il periodo storico in cui stiamo vivendo e che siano sensibili ai problemi che ci circondano. Non capisco quale sia lo scopo, o perché ci sia lui qui, anche perché ci sono valide alternative“.
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