Il Governo ha ultimato il nuovo DPCM che entrerà in vigore lunedì 26 ottobre. Tutto quel che c’è da sapere su spostamenti tra regioni e trasporti pubblici.
La seconda ondata di contagi è in corso. I numeri lo stanno dimostrando di giorno in giorno e, così, il Governo ha deciso di provvedere con un nuovo decreto legge che sarà volto al contenimento della diffusione del Covid-19. Il testo definitivo che contiene tutte le nuove misure è stato firmato nella notte tra il 24 e il 25 ottobre dal Premier Giuseppe Conte. Il DPCM entrerà in vigore a partire da lunedì 26 ottobre fino al 24 novembre.
Il provvedimento non sancirà un lockdown serrato come quello deciso a marzo, ma si appellerà al buon senso dei cittadini, a cui i vertici di Stato si rivolgono limitandosi a rivolgere alcune raccomandazioni. In particolare, per quanto riguarda gli spostamenti delle persone.
Inizialmente, si consigliava di limitare gli spostamenti tra i Comuni. Tuttavia, il CTS ha espresso alcune perplessità in merito, a cui è quindi seguita l’eliminazione di questo punto.
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Nuovo DPCM, le raccomandazioni del Governo su spostamenti tra regioni e trasporti pubblici
“E’ fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi – si legge nel testo del nuovo DPCM – con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi“.
Le persone si potranno dunque spostare liberamente tra i Comuni, ma altresì tra le Regioni, anche se il Governo raccomanda di limitarli allo stretto necessario, come per motivi di lavoro, di studio, di salute, o per svolgere commissioni importanti. Inoltre, è forte il riferimento ai trasporti pubblici come bus e metropolitane, dove nelle grandi città si sono verificati grossi disagi.
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