Primi test nel 2021 per il treno-ospedale che presenta a bordo postazioni di terapia intensiva e ambulatori per intervenire nei casi di Covid-19 e ogni tipo di emergenza sanitaria.
Lo spettro della seconda ondata di contagi da Coronavirus di cui avevano parlato diversi esperti nei esperti nei mesi passati si è ora tristemente concretizzato nel nostro Paese. Il governo e le amministrazioni locali stanno così provando a correre ai ripari con una serie di misure restrittive volte ad arginare almeno parzialmente il problema, ma è altrettanto importante non farsi trovare impreparati qualora fosse necessario il ricovero in ospedale.
La tecnologia anche nella cura dei malati può però rivelarsi fondamentale. Ed è proprio questo uno degli aspetti a cui si è pensato con il progetto innovativo lanciato da Sitael, azienda del gruppo pugliese Angel fondato da Vito Pertosa. La società è riuscita a vincere il bando assegnato dall’Agenzia spaziale europea (Esa) nell’ambito del programma “Space in response to Covid-19 outbreak”. L’iniziativa era stata lanciata proprio per individuale una soluzione che potesse essere in grado di arginare in modo tempestivo l‘emergenza sanitaria in caso di necessità di intervento tempestivo. Il lavoro ha così portato alla realizzazione di una sorta di “treno – ospedale”, dotato di terapia intensiva e ambulatori.
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Questo particolare tipo di treno è stato denominato “Icutrain” (Intensive care unit train), per la presenza a bordo di ambulatori e unità di terapia intensiva che impiegherà le tecnologie e competenze spaziali, ferroviarie, di cyber security e intelligenza artificiale del gruppo Angel. Chi sarà in viaggio su questo mezzo potrà così essere sottoposto ad analisi e consulti medici da remoto che richiedono scambio di dati in tempo reale. Il tutto con il rispetto di elevati standard di sicurezza.
Trenitalia ha subito voluto dare un supporto all’iniziativa mettendo a disposizione la carrozza da allestire. Non mancherà la collaborazione da parte della Protezione civile per il supporto operativo e scientifico, e del dipartimento Salute della Regione Puglia. Nel caso in cui l’emergenza sanitaria dovesse così raggiungere livelli di gravità ancora più forti rispetto alla situazione reale sarà possibile sfruttare le postazioni allestite per la terapia intensiva e trasferire qui i pazienti che hanno la necessità di essere seguiti in modo tempestivo, soprattutto nel caso in cui dovessero manifestare problemi di respirazione evidenti. I primi test sono previsti a metà 2021. È bene però precisare che lo sfruttamento di questa soluzione non si rivelerà importante solamente per il Covid-19, ma anche per per terremoti, alluvioni e qualunque altra emergenza sanitaria in cui la lotta contro il tempo diventa fondamentale.
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