Nove anni fa ha perso la vita Marco Simoncelli, vittima di un terribile incidente nella pista di Sepang, proprio la pista dove era diventato campione del mondo 250.
Da nove anni il 23 ottobre non può essere più considerata una data come tutte le altre per gli appassionati di motori e non solo. Nove anni fa, infatti, ci lasciava Marco Simoncelli, vittima di un terribile incidente in pista a Sepang, in Malesia. Il pilota, che aveva incantato tutti per le sue doti sui circuiti (molti vedevano in lui un futuro splendente nella classe regina dove era approdato da poco), non è più riuscito a mantenere il controllo della sua Honda, ma ha fatto il possibile per non abbandonare il manubrio. Questo lo ha costretto a un movimento trasversale, fino a essere travolto dagli altri colleghi che stavano sopraggiungendo e che non hanno potuto fare niente per evitarlo.
Ancora oggi è impresso nella nostra mente lo sguardo di dolore di papà Paolo, che lo seguiva sempre in occasione delle gare. Pur senza essere ancora consapevole della tragedia, lui aveva infatti ormai capito tutto. Nonostante il dolore, Simoncelli sr. ha deciso di restare nelle due ruote con un suo team, il Sic58.
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Marco Simoncelli e un sorriso che travolgeva tutti
Marco era in grado di conquistare tutti, per l’entusiasmo che metteva sempre a ogni gara, ma anche per la capacità di sdrammatizzare i momenti più difficili. A conferma di questo suo modo di fare c’era una frase che ancora oggi può generare un colpo al cuore riascoltandola: “Primo o ultimo non conta. L’importante è avere dato il meglio di sè in ogni singolo giro“.
La passione per i motori era cresciuta per lui sin da piccolissima, proprio per questo trasformarla in un “lavoro” era quasi naturale. Già a dodici anni è riuscito a diventare campione italiano, mentre a 15 inizia a combattere per il titolo europeo, arrivando secondo.
A solo quindici anni viene proclamato campione europeo classe 125cc e nello stesso anno debutta nel Motomondiale classe 125. La sua prima stagione nel Motomondiale risale al 2003. Il risultato non è particolarmente incoraggiante (arriva ventunesimo), ma quella è già un’occasione per prendere confidenza con quello che da sempre sognava potesse diventare il suo mondo. Nel suo destino la Malesia entra a doppio filo: proprio a Sepang, infatti, diventa campione del mondo nella 250. Nel 2010, passa alla MotoGP, con il team San Carlo Honda Gresini. L’anno dopo arriva la sua prima vittoria nella classe regina, in Repubblica Ceca, ma sarà una gioia che purtroppo durerà poco. Pochi mesi dopo, infatti, sarebbe arrivato il tragico incidente in cui ha perso la vita.
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