GP Portogallo. Hamilton è polemico per la decisione di affidare l’incarico di commissario ad un ex pilota con cui non condivide le stesse idee: “Servono altre persone alla F1”.
Lewis Hamilton e la lotta al razzismo. Una battaglia, questa, che il britannico sta cercando di portare avanti con tutto sé stesso e su cui è difficile essere in disaccordo. Tuttavia, esiste anche chi ha deciso di criticare il pilota di Stevenage per il modo in cui sta lottando contro questo tipo di ingiustizia.
In particolare, la sua scelta di inginocchiarsi, e di aver incoraggiato i colleghi a farlo, come sostegno al movimento Black Lives Matter, aveva scaturito l’attacco di un ex pilota. “Se un pilota fosse gay, allora faranno il podio con una bandiera arcobaleno ed incoraggeranno tutti ad essere gay?”
Questa la polemica lanciata da Vitaly Petrov circa un mese fa, che adesso è stato nominato commissario per il GP del Portogallo. Una scelta che Hamilton non vede certo di buon occhio.
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Lewis Hamilton contro Petrov: “Non capisco, ci sono valide alternative a lui”
“Non ho letto tutte le sue dichiarazioni, ma soltanto quelle che avete riportato voi giornalisti – spiega il sei volte campione mondiale – Direi che sono sorpreso che abbiano scelto qualcuno con queste idee“.
Nella conferenza stampa che anticipa il weekend di Portimao, Hamilton ha quindi espresso tutto il suo scetticismo nei confronti di questa decisione della F1. “Dovremmo scegliere invece persone che sono al passo coi tempi, che comprendono il periodo storico in cui stiamo vivendo e che siano sensibili ai problemi che ci circondano. Non capisco quale sia lo scopo, o perché ci sia lui qui, anche perché ci sono valide alternative“.
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