É primo in classifica e la condizione sua e della Suzuki in questo momento è invidiabile, nel MotoGP Teruel tutti gli occhi saranno su di lui.
Ad Aragon ha conquistato un podio e Joan Mir si rende conto di non potersi più nascondere.
Il ruolo di favorito gli pesa un po’ anche perché Joan Mir non ha ancora vinto: “Spesso sono gli altri che ti attribuiscono un ruolo e delle possibilità che magari tu non ti dai ma ammetto che questa posizione in classifica cambia le carte in tavola e che ormai non possiamo più nasconderci. Siamo contenti di come stanno andando le cose per me e per la moto. Siamo competitivi, stiamo migliorando. Ma in questa stagione può accadere di tutto, impossibile nascondersi. Provarci è un obbligo”.
Joan Mir non ha ancora vinto una gara. É accaduto in passato che un mondiale sia stato assegnato senza vittorie e solo sulla base di tanti piazzamenti. Mir spera in una vittoria… “Vincere è tutto, è chiaro che un mondiale è un sogno che un pilota nutre fin dal momento in cui sale in pista. Ma una vittoria in gara è qualcosa di fondamentale. Ci siamo andati vicini, avremo altre possibilità”.
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Mir è convinto che uno dei segreti della Suzuki sia quello di essere outsider e dunque di avere ottenuto risultati senza grandi pressioni. Qualcosa che deve essere confermato: “L’ambiente è ottimo, l’umore eccellente, lavoriamo con il sorriso e il buonumore. E questo aiuta molto per trovare risultati importanti come quelli che stiamo ottenendo. Dobbiamo continuare su questa strada cercando di non farci cogliere dall’ansia di dover ottenere dei risultati a tutti i costi”.
Niente ordini di scuderia: “Siamo in corsa, sia io che Rins. Quindi non ha alcun senso che in questo momento si ipotizzino scuderie perché anche Alex vincendo qui ad Aragon ha dimostrato di poter vincere e puntare al titolo, per ora ognuno fa i suoi interessi e quando i conti diranno che solo uno di noi potrà puntare al titolo ne parleremo”.
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La Honda non fa più paura: “La settimana scorsa ero molto intimorito dal loro potenziale ma ora… sono molto più ottimista e molto meno impaurito”.
Otto vincitori, tutti diversi, nelle ultime otto gare: solo Quartararo ha ottenuto due vittorie di fila in avvio di stazione. Mir si dà una possibilità: “Spero proprio che questa volta tocchi a me, ce la metterò tutta per ottenere il mio primo successo in MotoGP”.
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