Suzuki, dall’ex campione al possibile erede: Schwantz incorona Mir. L’americano che trionfò con la casa giapponese nel 1993 fa il tifo per il giovane spagnolo
Sono passati 20 anni dall’ultimo campionato del mondo conquistato dalla Suzuki nella classe regina. Nel 2000, Kenny Roberts Jr. si portò a casa il titolo dopo una bella lotta con le Honda, reduci da sei allori consecutivi targati Mick Doohan (1 Criville). Il precedente successo per la fabbrica di Hamamatsu risale a sette anni prima, nel 1993, quando Kevin Schwantz si impose in sella alla sua 500 “Lucky Strike” davanti a Wayne Rainey (Yamaha) e Daryl Beattie (Honda). Tornando all’attualità, lo storico pilota americano ha parlato della lotta per il titolo 2020, con la Suzuki grande protagonista. Joan Mir è attualmente il leader della graduatoria con 121 punti. Un vantaggio di sei su Quartararo, e un primato ottenuto proprio la scorsa settimana nel Gran Premio di Aragona.
Schwantz ha dichiarato a Marca, di sentirsi sorpreso dalla crescita dei giovani in questo mondiale segnato dalla pandemia di COVID-19. Meno gare e meno margine di errore, un aspetto che avrebbe dovuto premiare l’esperienza, magari di Rossi e Dovizioso, specie dopo il forfait di Marquez e invece non è andata così.
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Il campione del mondo del 1993, Kevin Schwantz, si era fatto un’idea precisa di questo campionato: “Pensavo che i veterani alla lunga avessero buon gioco. Invece vedo tanti alti e bassi. Buone gare a cui seguono pesanti debacle. Invece i giovani si stanno adattando molto in fretta e ora sembrano avere un vantaggio da questa particolare situazione“.
Il centauro americano, vincitore di 25 gare in sella alla Suzuki RGV500, dice la sua su Mir e le sue possibilità: “Mi ha stupito davvero. Joan ha tirato fuori una maturità e una regolarità impressionanti. Credo che riuscirà a portare fino in fondo questo piccolo vantaggio. Può vincere lui quest’anno e sarebbe grandioso“.
Sul principale avversario poi conclude: “Quartararo è velocissimo e pensavo avesse potuto dominare la stagione senza Marquez. Invece qualche errore di troppo rischia di rovinargli tutto”.
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