MotoGP Aragon, riviviamo la sfida da leggenda fra Valentino Rossi e Dani Pedrosa per il secondo posto nell’edizione 2015. Il video della gara
Quando Valentino Rossi incontra Dani Pedrosa, il divertimento è assicurato. Una delle prove più brillanti dell’assioma è maturata nell’edizione 2015 del MotoGP Aragon, sul “Motorland” inaugurato undici anni fa che ha preso il posto del vecchio circuito stradale di Alcañiz. Lungo le curve del circuito progettato dal noto architetto tedesco Hermann Tilke, dove la MotoGP corre dal 2010, il “Dottore” ha sfoderato le sue migliori qualità nel corpo a corpo. E insieme ha esaltato lo stile dello spagnolo in una successione di sorpassi e controsorpassi da brividi.
La gara l’ha vinta Jorge Lorenzo, uomo solo al comando che ha beneficiato anche della quinta caduta stagionale di Marc Marquez. Ma, come nel leggendario GP di Digione di Formula 1 ricordato soprattutto per il duello Villeneuve-Arnoux, il vincitore passa in secondo piano. E l’attenzione si concentra tutta sugli inseguitori. I tre giri finali restano fra i momenti più emozionanti del Mondiale 2015 e della MotoGP dell’ultimo decennio.
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MotoGP Aragon 2015, il duello Rossi-Pedrosa
Rossi non molla un centimetro, insegue ad ogni curva il secondo posto. Ma Pedrosa, spesso battuto nelle sfide corpo a corpo con Rossi, stavolta tiene. Se incassa un sorpasso, rilancia nel giro di poche curve. Estrae una cattiveria agonistica che non sempre si è visto in pista. Lo spirito battagliero si traduce soprattutto nel controsorpasso sul “Dottore” all’ultimo giro.
Pedrosa si infila all’interno, costringe Rossi all’esterno per tutta la curva mentre il pubblico lo incita come farebbe con il toreador che sta per toccare il cielo. L’abbraccio nel paddock fra i due è il più bell’omaggio al senso profondo del motorsport.
Rossi non vinceva da sei anni in Spagna, dal successo al Montmelò del 2009. Ma anche se non ha festeggiato allora la sua quindicesima vittoria in casa dei grandi rivali, ha firmato comunque una gara destinata a restare nella memoria. Un manifesto del suo valore e della sua legacy nel mondo delle corse.
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