Alex Marquez al debutto in MotoGP ha fatto due podi consecutivi tra Le Mans e Aragon. Il fratello di Marc stupisce tutti, anche la Honda.
Il secondo posto di Le Mans non è stato un fuoco di paglia, Alex Marquez si è confermato forte anche ad Aragon. Secondo podio consecutivo in MotoGP per il rookie, che sta mostrando passi in avanti notevoli.
Al Motorland ha chiuso ancora al secondo posto, a un passo dal vincitore Alex Rins della Suzuki. Ha sentito odore di vittoria e forse poteva farcela con una gestione leggermente migliore nel finale. Comunque sembra che il campione del mondo Moto2 del 2019 stia finalmente riuscendo a guidare la Honda RC213V in maniera efficace. Nel prossimo weekend si correrà sullo stesso circuito e probabilmente lo vedremo ancora competitivo.
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Alex Marquez è nato nel 1996 a Cervere e, come il fratello Marc, si è ben presto appassionato alle moto. Nel 2010 esordisce nel campionato spagnolo nella classe 125, l’anno seguente nel CEV 125 chiude secondo in classifica dietro a Rins e nel 2012 conquista il titolo Moto3.
Il 2012 è anche l’anno di debutto nel Motomondiale in Moto3 sulla Suter-Honda del team Estrella Galicia lo stesso con il quale gareggia in Spagna. Corre tre gare da wild card a inizio stagione, poi nella seconda metà rimpiazza stabilmente Simone Grotzkyj nel team Ambrogio Next Racing. Nel 2013 gareggia come pilota titolare nella categoria in sella alla KTM del team Estrella Galicia. Ottiene la prima vittoria a Motegi e in generale sono quattro i podi stagionali, con il quarto posto finale in campionato.
Nel 2014 Marquez batte Jack Miller nella corsa al titolo Moto3. Tre successi (Montmelò, Assen e Motegi) e altri sette podi. Nell’anno seguente sale in Moto2 sulla Kalex del team Marc VDS Racing. Nelle prime due annate nella categoria fatica un po’, anche se nel 2016 arriva comunque un podio ad Aragon. Nel 2017 fa un salto di qualità, ma è il suo compagno di squadra Franco Morbidelli a vincere il titolo. Alex chiude quarto con tre vittorie stagionali (Jerez, Montmelò e Motegi).
È ancora quarto, ma senza vittorie, nel 2018. Il 2019, invece, è l’anno della conquista del Mondiale Moto2. Cinque successi del pilota di Cervera e festa iridata fatta a Sepang, una gara prima della fine del campionato. Avrebbe dovuto rimanere ancora nella stessa categoria nel 2020, ma il ritiro di Jorge Lorenzo ha spinto la Honda a chiamarlo in MotoGP.
Prima parte di stagione molto complicata, come era facile immaginare. Trattandosi di un esordiente nella top class, normale avere dei problemi e dover apprendere tanto prima di poter essere veloce. Inoltre, la Honda RC213V è una moto difficile da guidare. Le ultime gare di Le Mans e Aragon la svolta: due podi e una buona dose di fiducia per il futuro.
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Tanta felicità per il 24enne rider spagnolo per essere arrivato secondo al Motorland e aver sfiorato pure la vittoria: «Non mi aspettavo di salire sul podio partendo dall’undicesima posizione. Ma dal primo giro ho iniziato ad attaccare, ho dato subito il mio meglio. Ero tra i piloti più bravi nella gestione della gomma posteriore. Sono molto contento, abbiamo fatto un grande lavoro per tutto il weekend. Possiamo migliorare ancora, soprattutto nelle Qualifiche. Mi è mancato solo un sorpasso alla fine, ero al limite con la gomma anteriore purtroppo. Dobbiamo continuare così e riprovarci la prossima settimana».
Tanti i complimenti ricevuti da Alex per questo secondo podio consecutivo in MotoGP. C’è stato anche un post messo sui social network da suo fratello Marc Marquez, molto felice dei suoi risultati di questo periodo. L’otto volte campione del mondo ha pubblicato una foto con scritto: «Ciao a tutti! Sono il fratello di Alex Marquez. P2 Aragon GP». Un sorriso che dice tutto della sua soddisfazione.
I risultati che sta ottenendo Alex fanno riflettere sulla scelta fatta da Alberto Puig di retrocederlo nel team LCR di Lucio Cecchinello nel 2021. Una decisione presa ancora prima dell’inizio del campionato MotoGP 2020.
Il boss del team Repsol Honda ha preferito “strappare” Pol Espargarò alla KTM per affiancarlo a Marc l’anno prossimo, mandando l’ex campione del mondo Moto2 a “farsi le ossa” nella squadra italiana.
Solo il tempo dirà se la decisione presa è stata quella giusta o meno. Sicuramente i risultati fatti da Marquez junior in queste due gare iniziano a far venire dei dubbi sulla prematura “bocciatura”.
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