Formula 1, Red Bull pone un ultimatum sui motori: la Ferrari risponde

La Red Bull ha esposto la propria posizione sul congelamento dello sviluppo dei motori in F1, ma la Ferrari ha un’idea molto diversa.

Binotto Ferrari Horner Red Bull
Mattia Binotto e Chris Horner (Getty Images)

Il futuro della Red Bull in Formula 1 è nuovamente in discussione dopo che Honda ha deciso di lasciare il campionato. La scuderia di Milton Keynes dovrà trovare un nuovo fornitore di motori per il 2022.

Oggi la via maggiormente percorribile è quella di un ritorno alle power unit della Renault, che già in passato le ha fornite al team anglo-austriaco. Il problema è che i rapporti tra le parti sono idilliaci, dato che la Red Bull provocò il divorzio criticando in maniera netta i propulsori francesi. Non è facile riappacificarsi.

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Red Bull “minaccia” l’addio alla F1: la posizione Ferrari

Marko Horner Red Bull F1
Helmut Marko e Chris Horner (Getty Images)

Nella testa della Red Bull è balenata anche un’altra idea: rilevare il materiale della Honda chiedendo il blocco dello sviluppo delle power unit dal 2022 al 2025. In questo modo la scuderia di Milton Keynes non dovrebbe accordarsi con un altro produttore e potrebbe continuare a utilizzare i motori giapponesi per altri anni.

Il consulente Helmut Marko ad Auto Motor und Sport ha confermato che questa è la strada preferita dal team. Se non dovesse andare in porto questo piano, allora la Red Bull potrebbe lasciare la Formula 1 con entrambi le squadre (l’altra è l’Alpha Tauri).

Mercedes sembra favorevole all’idea di congelare lo sviluppo delle power unit e anche con Renault se ne può discutere. Ad essere contraria è la Ferrari. La scuderia di Maranello deve recuperare un gap importante accusato in questo 2020 e difficilmente potrà farlo del tutto nel 2021. Con il blocco rischierebbe di ritrovarsi in una condizione di inferiorità in futuro.

In occasione del Gran Premio di Portimao ci sarà un incontro tra le varie parti per discutere dei prossimi anni. Non sarà facile trovare un accordo immediato, però la Ferrari ritiene che la Red Bull non sia poi così in crisi dato che può bussare alla Renault per ottenere dei nuovi propulsori.

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