Stefan Bradl sta sostituendo Marc Marquez in questi mesi di assenza dalla pista: il tedesco ha sottolineato come questa Honda non permetta di rendere al meglio come negli anni passati.
L’assenza di Marc Marquez dalle gare sta influendo non solo nell’andamento di questa stagione di MotoGp, caratterizzato da un notevole equilibrio, ma anche dall’andamento della Honda, che non è quasi mai riuscita a essere competitiva. Uno dei pochi acuti è arrivato nello scorso Gran Premio, disputato a Le Mans, dove proprio il fratello del campione del mondo, Alex, è riuscito a ottenere il suo primo podio nella classe regina.
Ma qual è la causa di questa situazione? Era proprio lo straordinario talento dello spagnolo a influire sull’andamento della scuderia giapponese? Forse sì, o almeno in parte. A mettere in evidenza questa idea è anche Stefan Bradl, che in questi mesi ha sostituito l’otto volte iridato in attesa del suo ritorno in pista, che dovrebbe essere ormai imminente anche se, almeno per ora non è stata fissata una data.
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Davvero eloquenti le parole del pilota: “Noi stiamo dimostrando di avere difficoltà nello sfruttare al massimo la gomma posteriore – sono le sue parole a Speedweek -. Questo, inevitabilmente, influisce sul nostro rendimento, soprattutto in qualifica e a inizio di ogni gara. Riuscire a piazzarci nelle prime posizioni con una situazione di questo tipo appare piuttosto difficile. Ma non è finita qui: spesso non riusciamo nemmeno ad approfittare del calo degli avversari, in quei frangenti anche noi caliamo. La lotta diventa quindi davvero impari”.
Il podio ottenuto domenica da Alex è stato quasi come la fine di un incubo per il giovane Alex, che era stato oggetto di critiche particolarmente pesanti per le sue prestazioni. Non era mancato chi ritenesse che la sua “promozione” nella Honda ufficiale fosse dovuta proprio alla presenza del fratello, anche se la sua carriera in Moto2 è stata di tutto rispetto. L’infortunio di Marc ha inoltre complicato il tutto; è stato impossibile per lui poter apprendere i “segreti” della moto per sfruttarla al meglio. “Alex è un rookie, per uno come lui guidare la Honda diventa tutt’altro che semplice – ha detto ancora Bradl -. Questa moto riesce però a dare il suo meglio sul bagnato e domenica lo ha dimostrato. A differenza di quella utilizzata negli anni passati, questa moto ha dei difetti, anche Marc farebbe fatica” .
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