Non capita spesso di vedere Lewis Hamilton senza parole e con gli occhi lucidi.
Eppure quando il campione inglese, dopo la sua 91esima vittoria in Formula 1, ha ricevuto il casco che era stato di Michael Schumacher, molti hanno visto i suoi occhi lucidi e la fatica con la quale cercava di riordinare le idee.
Ricevendo il casco di Schumi, Lewis Hamilton ha in qualche modo rivelato le sue stesse radici e uno dei suoi motivi di grande ispirazione: “Sono onorato e molto colpito da quello che Mick e tutta la famiglia Schumacher ha fatto per me. Mi hanno davvero lasciato senza parole. É un gesto che non dimenticherò mai perché Schumi per me è stato un vero e proprio punto di riferimento. Quando giovanissimo mi sono ritrovato a giocare con lui ai videogame della Formula 1 non mi sarei mai immaginato che un giorno avrei potuto raggiungere questo livello. Nasciamo con degli obiettivi, cresciamo con dei modelli da emulare. Ma chi può dire di essere arrivato al livello di uno dei propri idoli? È grandioso ma è anche una grande responsabilità”.
Hamilton ha anche confessato di avere già un casco di Schumi nella sua collezione: “Era il 2012 e fu uno dei momenti più speciali della mia vita. Ad Abu Dhabi, era il mio ultimo anno in McLaren, andai all’hospitality della Mercedes per un incontro con Michael. Lui voleva uno dei miei caschi e mi donò uno dei suoi. Fu un momento davvero speciale. Quello di scambiarci il casco, la maglia, magari in segreto e lontano dalle telecamere è un gesto di profondo rispetto”.
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Stavolta è stata la famiglia di Schumacher a volere omaggiare Hamilton: “Sono davvero onorato dal gesto di Mick e della sua famiglia. Mick è un ragazzo di enorme talento ma è anche un gran bravo ragazzo. Educato, professionale, rispettoso… I suoi genitori hanno fatto un lavoro straordinario e sono certo che avrà una carriera straordinaria davanti a sé”.
A testimoniare quanto Hamilton abbia gradito il regalo, il pilota inglese non si è mai separato dal casco rosso di Schumi. Lo ha portato con sé alla premiazione e durante la conferenza stampa. Quando ha lasciato il Nurburgring lo aveva ancora con sé, infilato in piccola sacca di pelle: “Me lo porto a casa, questo farà parte della collezione delle mie cose più care che conservo in salotto”.
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Hamilton ha confessato di avere finalmente fatto la pace con l’idea del record che negli ultimi giorni si era fatta piuttosto pesante: “Tutti parlavano di quello, sembrava che fosse una cosa dovuta e non mi andava. A un certo punto mi sono imposto di pensare solo e soltanto alla corsa. Ma quella del Nurburgring non è stata una vittoria come tutte le altre. Me ne rendo conto solo ora e voglio vivere con questa sensazione ancora per un po’ prima di calarmi di nuovo in una nuova sfida. Ho chiamato mio padre e Linda, la sua compagna, ho parlato con loro. Erano davvero molto felici per me… Ora sono molto più tranquillo e appagato”.
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