Nonostante l’operazione subita ad agosto, il braccio continua a essere un problema per Cal Crutchlow. Il pilota è preoccupato per il calendario ravvicinato che lo attende.
Il Motomondiale torna in pista in questo weekend in Francia, ma non mancano le difficoltà a cui far fronte per le varie scuderie. La più colpita è certamente la Yamaha, che dovrà rinunciare al supporto di sei membri dello staff tecnico dopo che un ingegnere è risultato positivo al Coronavirus. Tra i piloti, invece, a preoccupare è Cal Crutchlow, che ormai da qualche tempo sta lottando con un brutto infortunio al braccio che gli impedisce di dare il massimo in sella alla sua moto.
L’operazione all’avambraccio risale ormai al mese di agosto, ma nonostante il periodo di fermo (ha saltato due gare dopo il GP di Stiria), la situazione non sembra essere migliorata. A Barcellona il britannico non è voluto mancare e a portato a casa un decimo posto (difficile pensare a qualcosa di più in considerazione delle sue condizioni), ma il dolore continua a tormentarlo.
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La preoccupazione di Cal Crutchlow per il suo braccio
A raccontare la situazione è proprio il diretto interessato: “Sono stato per dieci giorni a casa, ho approfittato del periodo di pausa per chiedere consulto a diversi chirurghi – sono le sue parole riportate da Motorsport.com – . Certamente non posso dire che il braccio sia al meglio della forma. Questo è stato il motivo per cui ho deciso di non prendere parte ai test di Portimao, ho preferito stare a riposo. Non vogliono mancare in pista in questo weekend, anche se non è certo tempo di proclami per la mia prestazione. Una volta portata a termine la gara, tornerò dal dottor Mir per avere un suo parere. Il braccio è gonfio e il muscolo appare duro, sono preoccupato, difficile negarlo”.
Al momento difficile ipotizzare quale sia il prossimo passo da compiere di fronte a questo quadro clinico tutt’altro che incoraggiante: “La pelle è rimasta attaccata al muscolo, per ora è impossibile togliere quella in eccesso. Ho fatto il possibile, massaggi e fisioterapia, ma la situazione non è cambiata”.
Il problema, per quanto difficile, potrà essere risolto, ma è impossibile non rivolgere il pensiero alle gare che mancano da qui a fine stagione visto che il calendario è decisamente compresso.”A lungo termine non sono preoccupato, ma nelle prossime settimane ci sono diverse gare e il braccio è un elemento fondamentale per gareggiare. Per ora è anche difficile quale sia l’origine del problema visto che abbiamo cercato di seguire tutte le indicazioni dei medici. Non so ancora se correrò l’anno prossimo, se dovesse accadere il periodo di riposo invernale potrebbe essere provvidenziale. Ora però ci sono sei Gran Premi di fila da affrontare e non so come fare” – ha concluso.
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