È concreta la possibilità che Andrea Dovizioso svolga il ruolo di collaudatore l’anno prossimo. Tra le opzioni ci sarebbe anche la Suzuki.
Tra le situazioni da chiarire in vista del campionato MotoGP 2021 c’è anche anche quella inerente Andrea Dovizioso. Il pilota forlivese ha deciso di lasciare Ducati senza avere un piano B pronto.
Un team che potrebbe accoglierlo è quello Aprilia, ancora in attesa della sentenza sul caso doping riguardante Andrea Iannone. Comunque la casa di Noale non può dare a Dovi le garanzie tecniche ed economiche che aveva finora. Un’altra possibilità è quelle di fare un anno da collaudatore prima di un possibile ritorno da rider titolare nel 2022.
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Un Dovizioso tester farebbe comodo a tutte le case che partecipano alla MotoGP. L’attuale centauro della Ducati ha grande esperienza e pertanto può fornire un aiuto importante nello sviluppo delle moto. Sono già in corso contatti con il suo manager Simone Battistella per valutare l’opportunità migliore.
Anche Suzuki ha fatto un sondaggio per Dovizioso. Il team manager Davide Brivio lo ha confermato in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, pur sottolineando che si tratti di un’operazione difficile: «In realtà non abbiamo grossi spazi. Ci abbiamo parlato, l’unica possibilità che potremmo offrirgli a oggi è come collaudatore, ma abbiamo Guintoli e siamo contenti di lui».
Brivio non appare troppo possibilista su un arrivo del pilota forlivese, ma non sembra neanche escludere del tutto l’ipotesi. Vero che la casa di Hamamatsu ha lavorato bene con Sylvain Guintoli come test, ma Dovi è un’altra cosa.
Ovviamente il tre volte vice campione del mondo MotoGP dovrà valutare quale casa gli può offrire maggiori garanzie per un ritorno nel 2022. La Suzuki probabilmente avrà un team satellite e c’è la possibilità di un accordo con Valentino Rossi. La squadra VR46 potrebbe stringere un accordo con l’azienda giapponese.
Brivio su questa opzione frena: «Valentino ha un rapporto privilegiato con Yamaha, la cosa più naturale sarebbe che la VR46 andasse con loro. Anche se in prospettiva più immediata, potrebbe accadere che la VR46 entri dal 2021 per diventare un team Ducati».
Nonostante queste parole, sappiamo che i rapporti tra Rossi e lo stesso Brivio sono ottimi. Quindi non è escluso che il Dottore si leghi al marchio di Hamamatsu per il 2022 per schierare la sua struttura in MotoGP, cosa che non avverrà nel 2021 stando alle recenti dichiarazioni di Valentino a Montmelò.
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