Bridgestone, pneumatici senza aria: primi test sulle bici. La casa giapponese è pronta ad introdurre sul mercato i famosi “airless”
Sono uno dei temi più discussi in fatti di pneumatici: gli “airless“. Coperture senza aria per equipaggiare i nostri veicoli e risolvere il fastidioso problema delle forature. Lo sviluppo è arrivato a buon punto grazie agli investimenti di Bridgestone, da sempre all’avanguardia in questo ambito. La casa giapponese è ormai quasi pronta ad introdurli sul mercato, a partire dalle biciclette.
Battistrada innovativo e molto resistente, esente da ogni tipo di manutenzione e adatto ad ogni tipo di asfalto (anche con le buche a cui siamo ormai tristemente abituati dalle nostre parti).
La Bridgestone aveva presentato all’ultimo Consumer Electronics Show 2020 (CES) di Las Vegas il nuovo prototipo, spiegandone le caratteristiche.
“Questa tecnologia innovativa elimina la necessità di gonfiaggio ed elimina i tempi di fermo e i pericoli associati a eventuali forature. La sua elevata elasticità deriva da un Rover lunare in via di sviluppo, che sarà impegnato in una missione di esplorazione spaziale internazionale“.
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Emilio Tiberio, COO e CTO di Bridgestone EMIA, ha approfondito il tema: “Il rivoluzionario design dei pneumatici airless di Bridgestone elimina la necessità di gonfiaggio ed essenzialmente elimina i rischi e la perdita di tempo causati dall’avere un pneumatico sgonfio”.
Poi aggiunge: “Il pneumatico del futuro per Bridgestone deve essere connesso, silenzioso, leggero, efficiente, durevole e sostenibile. Un’eccellenza che ha anche un cuore italiano visto che il Centro Tecnico di Eccellenza di Bridgestone EMIA (Europa, Medio Oriente, India e Africa) si trova a Castel Romano, vicino Roma”.
Un modo di lavorare che getta un occhio sempre attento all’impatto sull’ambiente e che ha consentito a Bridgestone di essere sempre all’avanguardia nel settore.
La tecnologia alla base di questa serie di pneumatici deriva dall’esperienza spaziale dei moduli lunari, utilizzati dalla NASA nelle sue missioni. Dopo anni di affinamento ora potremmo finalmente raccogliere i frutti anche nel mercato di auto e moto. Se tutto procederà nel migliore dei modi con i test, non è escluso che a breve gli airless possano equipaggiare anche i veicoli a motore.
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