Honda lascia la Formula 1 dal 2021: Red Bull e Alpha Tauri perdono il proprio motore. La clamorosa decisione annunciata in conferenza stampa
Un fulmine a ciel sereno colpisce la Formula 1. La Honda ha deciso infatti di ritirarsi dalle competizioni a partire dal 2021. Una decisione maturata negli ultimi mesi ma comunicata solo questa mattina in una conferenza stampa. La crisi finanziaria legata al coronavirus e la volontà di concentrarsi sulla salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo elettrico, ha fatto prendere la decisione definitiva ai vertici giapponesi. Troppo alti i costi in questo momento per contendere la vittoria alla Mercedes e soprattutto troppo basso il ritorno in termini di affari. Non è più la F1 di una volta verrebbe da dire, anche conti alla mano.
Il fornitore di propulsori era tornato nel Circus nel 2015, il secondo anno dopo l’avvento dell’era ibrida. Un progetto, inizialmente affiancato alla McLaren di Alonso, che non ha mai regalato grosse soddisfazioni. L’ultimo periodo con Red Bull ha mostrato significativi miglioramenti, ma sempre un passo indietro rispetto alle imprendibili “Frecce d’Argento“. Lo sviluppo dello scorso inverno doveva fornire a Verstappen & Co. le armi necessarie per eccellere ed invece nemmeno questo sforzo è stato sufficiente.
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Honda lascia la Formula 1 dal 2021: Red Bull ed Alpha Tauri senza motore
Il 2022 è dietro l’angolo e il cambio regolamentare impone di iniziare seriamente a programmare il nuovo progetto. La Honda deve aver fatto le proprie valutazioni e ha ritenuto che non fosse conveniente gettarsi anima e corpo sul futuro della Formula 1, magari optando per un rilancio in grande stile in MotoGP. D’altronde il Motomondiale è sempre stato il primo amore e il campo in cui sono arrivati i successi più grandi.
Il problema sarà ora per Red Bull ed Alpha Tauri che si ritroveranno a dover progettare la propria monoposto senza la certezza del motore. Il loro accordo prevedeva una fornitura anche per il 2022 ma evidentemente i piani andranno rivisti. Il Circus si ritrova ora con soli tre costruttori, Mercedes, Ferrari e Renault e non sembra esserci alle porte una quarta casa pronta a subentrare (smentite le voci sulla Porsche). Un altro tema da affrontare per il neo presidente Stefano Domenicali.
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