La Skeleton Technologies ha progettato dei sistemi per la batteria dell’auto in grado di ricaricarsi in 15 secondi.
Dopo l’autonomia, il grande limite delle auto elettriche di certo sono i tempi di ricarica delle batterie. È proprio su tale fronte che le case decidono di far convergere i propri sforzi. Di certo un grande risultato quello di ottenere in soli trenta minuti una ricarica quasi completa.
Eppure c’è chi è stato in grado di fare molto di meglio, anzi di superare mirabilmente il già proficuo risultato. La Skeleton Technologies, azienda tedesca, avrebbe progettato, in collaborazione con il Karlsruhe Institute of Technology, un particolare tipo di batteria in grado di caricarsi in soli 15 secondi.
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La Skeleton Technologies è un’azienda tedesca che da oltre 10 anni opera nel settore energetico. I suoi progetti, caratterizzati da lungimiranza ed avanguardismo, l’hanno resa una leader del settore. Con il suo ultimo progetto, però, ha davvero superato ogni aspettativa, sconvolgendo il mondo dell’automotive, in particolare quello che si occupa di auto elettriche. Già, perché la Skeleton avrebbe costruito una batteria per auto dalla ricarica super veloce. Per ottenerne, infatti, la massima capacità basterebbero solo 15 secondi.
L’azienda tedesca per raggiungere questo risultato si è avvalsa di un suo prodotto brevettato, il “grafene curvo”. Quest’ultimo è un materiale inventato dalla Skeleton che avrebbe proprietà eccezionali e che caratterizzerebbe i condensatori. Essi sarebbero ciò che permetterebbero alla Superbatteria, di ricaricarsi senza che sia necessaria l’attivazione di processi chimici, ma avvalendosi dei campi elettrici. Sarebbe proprio per tale ragione che i tempi risulterebbero così ridotti.
In sostanza gli ultracondensatori, associati alle batterie, darebbero vita ad un prodotto straordinario. Le seconde, infatti, sono progettate per fornire energia per lunghi periodi mentre i primi garantiscono una risposta rapida. La loro sinergia rappresenta il futuro.
Le note positive sarebbero, poi, altre ed innumerevoli. In primo luogo, la ricarica rapida non inficerebbe in alcun modo l’autonomia, né tantomeno le prestazioni della batteria. Anzi, ne implementerebbe la potenza sino al 30% in più rispetto al normale.
Gli ultracondensatori non necessiterebbero di manutenzione: la Skelton, infatti, afferma che sono in grado di resistere per più di un milione di cicli di ricarica, che si traducono in 15 anni di utilizzo. Rimarrebbero efficienti, poi, anche a condizioni estreme: sia a -40°C ed a 65°C. E soprattutto, per la loro produzione non vi sarebbe bisogno di impiegare materiali nocivi come litio, cobalto o similari.
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