Dal 2021 Valentino Rossi passerà alla Petronas, dove non potrà contare sui meccanici che hanno collaborato con lui in tutta la carriera. Questo, secondo Carlo Pernat, potrebbe essere un problema per lui.
Il passaggio di Valentino Rossi in Petronas SRT è ormai sicuro, anche se la notizia era ormai nell’aria da qualche tempo. Il pesarese avrà così la possibilità di proseguire il suo rapporto con la Yamaha, anche se nella scuderia satellite, e di continuare a dimostrare anche nella prossima stagione di avere poco da invidiare ai colleghi più giovani. Anzi, c’è chi è pronto a scommettere che possa esserci un rinnovo anche in ottica 2022.
Nella nuova realtà il numero 46 avrà come compagno di squadra un collega che conosce bene, Franco Morbidelli, cresciuto nella sua VR46 Academy, con cui ha spesso modo di misurarsi in allenamento al Ranch di Tavullia. Non manca però chi ha qualche dubbio in merito al suo possibile ambientamento: si tratta di uno che lo conosce bene come il manager Carlo Pernat.
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L’esperienza nel Motomondiale non manca certamente a Carlo Pernat, che non ha grandi difficoltà nell’indicare i possiibli scenari che possano svilupparsi. Proprio per questo il manager ha voluto dire la sua sul passaggio di Valentino Rossi in Petronas, che si concretizzerà dal 2021: “La firma di Valentino è arrivata con qualche ritardo rispetto a quanto si pensava inizialmente perché lui voleva poter contare su tutti i suoi meccanici – sono le sue parole rilasciate a Bar Sport riportate dal sito GPone.com -. Il suo obiettivo non è stato però raggiunto, poter ingaggiare i meccanici australiani sarebbe stato troppo oneroso per la scuderia malese. Loro sanno bene di cosa lui ha bisogno e avrebbero saputo accontentarlo al meglio”.
Questo potrebbe quindi causare qualche intoppo nel rapporto che si andrà a creare all’interno del box: “Per Valentino poter contare sul supporto dei suoi meccanici sarebbe stato molto importante. Lui lavora con loro da sempre, non c’è nemmeno bisogno di dire esplicitamente cosa serve per farlo rendere al meglio, loro sanno bene come accontentarlo. Riuscire a collaborare quotidianamente con uno che ha conquistato nove titoli in carriera potrebbe però non essere così semplice per gli uomini Petronas, non è escluso che possano provare un po’ di soggezione. Lui ha scritto pagine importanti nella storia di questo sport. Non era però possibile fare diversamente, anche la MotoGp si trova a dover fare i conti con il post pandemia e tagliare i costi superflui è stato indispensabile” – ha concluso Pernat.
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