Hamilton penalizzato al GP Russia, il pasticcio di Mika Salo. L’ex pilota finlandese finisce sotto accusa per una fuga di notizie
La penalità (doppia) comminata a Lewis Hamilton durante il Gran Premio di Russia a Sochi tiene ancora banco il giorno dopo. Mika Salo sapeva tutto in anticipo. L’ex pilota finlandese è uscito con informazioni esclusive sulla TV finlandese poco prima del giro di riscaldamento. Ha citato fonti sicure del circuito sbilanciandosi su un’eventuale assenza di Lewis al Nürburgring per aver raggiunto il limite di punti sulla patente dei piloti (altri 4 oltre agli 8 che già aveva). Il driver inglese ha effettuato due test di partenza sulla corsia di sorpasso per uscire dai box, cosa ovviamente vietata. Il problema però è che la penalità non è stata ufficializzata fino a dieci minuti dopo il via, nel corso del settimo giro e, invece di quattro, c’erano due punti decurtati alla sua patente. Salo è stato commissario in alcune gare ed è per questo che avrebbe potuto avere una fuga di notizie dall’interno. Tuttavia la sua previsione si è rivelata fallace visto che la Federazione ha dimezzato la penalizzazione rispetto a quanto da lui anticipato. Secondo le ultime indiscrezioni si sarebbe arrivati ad un compromesso dopo aver compreso che il campione del mondo sarebbe andato incontro all’esclusione del prossimo GP.
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Hamilton penalizzato al GP Russia: Mika Salo accusato di una fuga di notizie
Tornando alla gaffe di Mika Salo a destare i maggiori sospetti è stato soprattutto il fatto che il telecronista Niki Juusela, della tv finlandese, avesse annunciato la sanzione di dieci secondi ancora prima della partenza. Non una novità per l’emittente C-More, sempre ben informata in tema di notizie durante i Gran Premi.
Interpellato in proposito dal quotidiano finlandese Italheti, Mika Salo ha comunque negato ogni addebito: “Non ho nient’altro da dire, se non che si tratta di una completa str…”.
“Durante una diretta, ognuno può riportare ciò che vuole ma andrebbe chiesto ai commentatori il perchè di certe informazioni. Il problema è che, come steward, non puoi accontentare tutti e chi subisce delle penalità spesso si arrabbia. Dopo una decisione su Verstappen tre anni fa ad Austin, ho ricevuto minacce di morte“.
Insomma una spiegazione parziale che non chiarisce a pieno l’operato di Salo e la fuga di notizie.
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