MotoGP Catalogna, tutto sul circuito del Montmelò: layout e curiosità

Tutto sul circuito del Montmelò, che ospita il MotoGP Catalogna. Un tracciato completo, considerato tra i più impegnativi per i freni. Valentino Rossi ha il record di vittorie, podi, pole position

MotoGP Catalogna, tutto sul circuito del Montmelò: layout e curiosità
MotoGP Catalogna, tutto sul circuito del Montmelò: layout e curiosità

Un circuito completo, considerato tra i migliori di nuova generazione. Il circuito del Montmelò, inaugurato nel 1991, ospita dal 1995 il Gran Premio de Catalunya. Familiare anche ai piloti di Formula 1, che per le sue caratteristiche l’hanno individuato anche come sede dei test estivi, ha contribuito al processo di trasformazione di Barcellona in occasione delle Olimpiadi del 1992.

Un giro di pista al Montmelò

Il tracciato si caratterizza per il lungo rettilineo d’arrivo, che verso la metà sale leggermente per poi scivolare verso la prima curva. E’ la frenata più dura del tracciato. Le moto, spiegano i tecnici Brembo, passano da oltre 330 a 100 km/h in 4,9 secondi. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 5,4 kg sulla leva del freno e subiscono una decelerazione di 1,5 g. ​

Si può anche azzardare qui un attacco all’esterno, ma è importante per i piloti ritrovarsi in traiettoria interna alla successiva, la curva 2, che si affronta in accelerazione. Le prime due pieghe si possono considerare una chicane di media velocità. La trazione in uscita dalla 2 fa la differenza sul rettilineo successivo che conduce alla 3 (Renault), una curva lunga a destra che si prepara senza vedere l’uscita. I piloti si lasciano quasi trascinare, senza contrastare i movimenti della moto, verso la Repsol (curva 4), sempre a destra, che ricorda un po’ la Parabolica. All’inizio, la forza centrifuga spinge fuori ma poi è decisiva la velocità con cui si riprende contatto con il cordolo interno da cui dipende la riapertura del gas in uscita.

Segue la Seat (curva 5), a sinistra, che richiede una frenata piuttosto dura e si affronta in prima o seconda marcia. Si prosegue in leggera discesa fino alla chicane sinistra-destra successiva, in cui la rapidità nel cambio di direzione premia in qualifica e in gara. I piloti percorrono poi la Moreneta, in leggera salita, fino alla Campsa, una curva a destra anche questa impostata senza vedere l’uscita. Si passa velocemente dalla terza alla quarta, si imposta in leggera salita e si finisce in discesa, con il rischio di uscire di pista.

Si arriva così alla Caixa, lunga e lenta, a sinistra. I piloti che la dovessero affrontare tutta all’interno avrebbero più difficoltà nella parte finale a ridare gas. Ci si immette poi nella chicane (curva 11-12) composta da una veloce piega a sinistra e da una curva a destra, più rotonda e lenta. L’ultima parte del tracciato, ridisegnata da Hermann Tilke per ridurre le velocità sul lungo rettilineo d’arrivo, guida i piloti verso l’ultima curva, la New Holland, che determina la spinta sul lungo rettifilo. Le chances di pole o di vittoria in caso di arrivo in volata passano da qui.

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MotoGP Catalogna, la scelta delle gomme

Johann Zarco al MotoGP Catalogna
Johann Zarco al MotoGP Catalogna

Michelin, il fornitore ufficiale di gomme, ha scelto per il GP Catalogna mescole anteriori soft e medie simmetriche. Tutte le posteriori e le dure all’anteriore, invece, hanno la spalla destra rinforzata visto che il tracciato prevede otto curve a destra e sei a sinistra. Le mescole da pioggia, invece, prevedono un assetto simmetrico davanti e asimmetrico dietro.

Ci aspettiamo condizioni simili a quelle che avremmo avuto se la gara fosse stata nella sua data originale, quindi la gamma di pneumatici che abbiamo fornito è la stessa” ha spiegato Piero Taramasso, responsabile due ruote Michelin Motorsport, “quello che portiamo a Barcellona dovrà fare un po’ di tutto, ma deve farlo molto bene”.

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L’impatto sui freni

Secondo i tecnici Brembo, il Circuit de Barcelona-Catalunya rientra tra i più impegnativi per i freni. In una scala da 1 a 5, per gli ingegneri raggiunge il più alto indice di difficoltà, 5, come solo il Red Bull Ring tra i circuiti in calendario quest’anno. L’impianto frenante è soggetto ad un enorme stress alla prima curva, complice il rettilineo di 1.047 metri che la precede. Quasi tutte le altre staccate sono invece decise e ravvicinate. ​

Complessivamente, i piloti usano il freno in sei curve a destra e in sei a sinistra per un totale di 29 secondi a giro che rappresentano il 30% del tempo complessivo, anche se il carico sulla leva del freno è il più basso fra le quattro piste spagnole del Mondiale. Delle 9 frenate, infatti, tre sono classificate come impegnative per i freni dai tecnici Brembo, 4 sono di media difficoltà e le restanti 2 poco scarsamente impegnative.

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MotoGP Catalogna, statistiche e record

Tredici piloti hanno vinto al Montmelò in top class. Il primatista è Valentino Rossi, con sette successi. Cinque i trionfi di Jorge Lorenzo, due per Mick Doohan, Alex Criville, Wayne Rainey, Marc Marquez e Casey Stoner. Sono gli unici pluri-vincitori. Altri tre piloti italiani hanno trionfato qui: Luca Cadalora, Andrea Dovizioso e Loris Capirossi.

Valentino Rossi vanta anche il primato di podi (14), davanti a Dani Pedrosa (9), Lorenzo (7), Marquez e Doohan (6). Piloti di sei nazioni hanno centrato il podio in Catalogna tra 500 e MotoGP: Australia, Francia, Giappone, Italia, Spagna, USA. Oltre al “Dottore”, gli azzurri capaci di concludere in top-3 su questo tracciato sono Loris Capirossi (3), Marco Melandri (2), Luca Cadalora, Max Biaggi e Danilo Petrucci (1).

Il “Dottore” condivide con l’australiano Doohan il primato di pole position (4). Tre volte son partiti al palo Lorenzo e Pedrosa. Fabio Quartararo e Aleix Espargaro possono unirsi quest’anno alla lista dei piloti con più di una pole position in Catalogna.

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