Lewis Hamilton è imbattibile, su un mezzo assolutamente dominante. Un fuoriclasse assoluto che sta ridisegnando la storia della Formula 1 a suon di record.
Quello più clamoroso, il numero di vittorie conquistate, ormai è a un passo dall’essere il suo.
Hamilton e l’ultimo sigillo
Manca un solo sigillo, il 91esimo, a Lewis Hamilton per andare a pareggiare i conti con Michael Schumacher. Senza le vittorie di Bottas ottenute fin qui – per altro abbastanza episodiche se si considera l’assoluto dominio dell’inglese, il record sarebbe già stato eguagliato e forse anche superato. Ma Hamilton non considera il record uno dei suoi obiettivi anche se da mesi non si parla d’altro: “Non ho un’idea chiara di quello che battere questo primato potrebbe significare per me, in questo momento sto cercando di pensare semplicemente alla solita cosa, quella più importante, vincere. E so che non posso dare nulla per scontato su una pista del genere dove Valtteri Bottas è velocissimo e dove mi aspetto che la Red Bull possa migliorare”.
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Hamilton “fa finta” di temere la Red Bull
Bizzarro che proprio Hamilton dica una cosa del genere se persino Verstappen sostiene che Sochi sarà una delle piste peggiori per lui e per la Red Bull. Ma Lewis non ha alcuna intenzione di trasformare questo Gran Premio in un ultreriore stress per un record che, lui per primo sa, prima o poi diventerà suo: “Certamente è un onore pensare di poter raggiungere lo stesso numero di vittorie di Michael Schumacher, penso sia qualcosa che all’inizio della mia carriera non pensavo di poter raggiungere assolutamente. Ma ne parleremo poi, a conti fatti”.
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In Russia punta il dito sui diritti umani
Non è un caso che proprio in Russia, paese spesso in discussione per la questione dei diritti umani, dove il suo appoggio alla causa del movimento Black Lives Matter è stato accolto molto tiepidamente, il campione abbia parlato ancora di equità e pari opportunità: “So che ci sono regole scritte su cose che si posso fare e dire e altre che non sono consentite. Non sono pentito di quello che ho fatto”.
Hamilton si riferiva alla maglietta indossata al Mugello con la quale chiedeva una punizione per i poliziotti che avevano arrestato Breonna Taylor, un’altra vittima che aveva pagato con la vita un arresto violento: “Arrestate i poliziotti che hanno ucciso Breonna Taylor”. Hamilton ha detto che indosserebbe di nuovo quella maglietta.
Anche se la FIA ha preso le distanze dal gesto del campione del mondo, pur senza comminare alcuna sanzione.
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