Il co-fondatore di Tesla Elon Musk ha mosso una causa nei confronti del presidente degli Stati Uniti Donald Trump a ridosso delle elezioni
Continuano a tenere banco negli Stati Uniti gli strascichi dovuti alla politica estera del presidente Donald Trump. Ostile ormai da tempo nei confronti della Cina a causa dell’eccessiva crescita economica e politica del paese orientale che preoccupa il presidente statunitense, adesso deve far conto anche con chi invece nella Cina ci investe, come Elon Musk.
Come riportano alcune fonti statunitensi infatti, il co-fondatore di Tesla ha mosso una causa contro l’amministrazione Trump a causa dei dazi imposti dagli Stati Uniti sull’importazione di alcuni componenti provenienti dalla Cina. Tali prodotti infatti sono indispensabili per assemblare le auto elettriche prodotte da Tesla, e i dazi imposti incidono in maniera pesante sui costi di produzione delle vetture. Per questo motivo, Tesla ha presentato un’azione legale alla Court of International Trade di New York richiedendo non solo di bandire i dazi su questi componenti, ma anche il risarcimento di quelli già acquistati con tanto di interessi.
La mela della discordia intorno alla quale gira tutto è quella dei dazi sui computer e gli schermi touch della plancia della Model 3, sulla quale grava un dazio che arriva addirittura al 25%.
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Elon Musk, la causa a Trump arriva nel momento peggiore
Molto difficile che sia pura coincidenza il fatto che la denuncia da parte di Elon Musk nei confronti del presidente USA Donald Trump sia arrivata proprio ad un mese dalle elezioni presidenziali. La causa infatti in questo modo assume un peso politico ancor più rilevante. Non è un mistero inoltre che il co-fondatore di Tesla non sia un fan di Trump. Per adesso non è arrivata nessuna risposta da parte di Donald Trump, ma probabilmente siamo solo agli inizi di una guerra mediatica accesa tra i due.
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