Durante gli spostamenti gli pneumatici finiscono per produrre una serie di microparticelle che incidono sull’inquinamento: la soluzione rivoluzionaria di un gruppo di studenti.
La lotta all’inquinamento è ormai un tema che vede impegnati tutti, anche nella propria quotidianità. Un aspetto a cui prestano attenzione ormai da qualche tempo anche le case automobilistiche, che stanno lanciando sul mercato vetture che assicurino bassi consumi ed emissioni ridotte (a volte anche pari a zero). Anche questo potrebbe però non bastare, soprattutto se dovesse esserci una diffusione su larga scala dei veicoli elettrici. Si pensa infatti che questi, a causa del loro peso maggiore, possano danneggiare in maniera superiore l’ambiente.
Un gruppo di studenti del Regno Unito ha così deciso di correre ai ripari mettendo al lavoro per realizzare un sistema che potrebbe rivelarsi davvero rivoluzionario. L’obiettivo che vogliono raggiungere è davvero importante: si punta a catturare la polvere degli pneumatici. Questi, infatti, svolgono un ruolo rilevante, ma spesso sottovalutato nell’inquinamento atmosferico e idrico che si genera proprio con gli spostamenti della vettura.
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Il governo britannico è uno dei più attivi in questo ambito per cercare di introdurre soluzioni ad hoc che possano comportare un beneficio importante all’ambiente. E in base ai dati che sono stati rilevati si è capito il ruolo svolto dalle minuscole particelle di gomma prodotte dagli pneumatici. Quasi la metà delle emissioni di particolato sono legate proprio a qesto. Riuscire a intervenire in maniera incisiva su questo aspetto potrebbe avere quindi effetti importanti sull’aria che respiriamo.
A sottolineare questo aspetto è stato uno dei giovani, Hugo Richardson: “Tutti pensano che l’inquinamento sia causato soprattutto dai motori dei veicoli in circolazione – ha detto alla Reuters -. Questo è certamente vero, ma non è l’unico aspetto da prendere in considerazione. L’usura degli pneumatici finisce per essere altrettanto dannosa, anche se molti lo sottovalutano. Durante gli spostamenti si generano infatti delle particelle che non vediamo, ma che dovrebbero essere eliminate”.
Il dispositivo che è stato realizzato è in grado di catturare le particelle del pneumatico. Il sistema viene montato intorno al bordo della gomma: grazie all’aerodinamica e all’elettrostatica che si verificano durante i movimenti riesce a raccogliere immediatamente le particelle generate. I risultati, secondo i test che sono stati eseguiti dagli studenti, sarebbero importanti: lo strumento riesce a fermare fino al 60% delle particelle.
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