Auto diesel (Foto: Getty Images)
Importante decisione presa dal Bacino Padano: lo stop ai diesel Euro 4 non entrerà più in vigore, come stabilito, dal 1° ottobre 2020. Decisa una proroga.
L’attenzione nei confronti dell’ambiente, attraverso la realizzazione di modelli che garantiscano bassi consumi ed emissioni ridotte (in alcuni casi anche pari a zero) è ormai diventato un imperativa da tempo per tutte le case automobilistiche. Proprio per questo cercare di svecchiare il parco auto in circolazione diventa fondamentale, anche attraverso misure quali incentivi e bonus pur con le difficoltà che attualmente si trovano a vivere diverse famiglie.
Alcuni, però, se non lo hanno ancora fatto, si troveranno inevitabilmente costretti a sostituire la propria vettura ormai datata a causa di alcuni provvedimenti che stanno per entrare in vigore. E’ il caso di chi vive o si troverà a spostarsi nei territori del cosiddetto “Bacino Padano”, che comprende Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, che hanno deciso di bloccare di bloccare in via definitiva le auto con motore diesel Euro 4.
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L’entrata in vigore del provvedimento in queste zone era ormai imminente. Secondo quanto era stato deciso dalle amministrazioni, infatti, si sarebbe dovuti partire già dal 1° ottobre 2020. Ora, però, si è deciso di concedere una proroga e dare così maggiore tempo ai cittadini per potersi adeguare.
Al termine della videoconferenza al Tavolo Aria tra i rappresentanti dei Comuni e delle Province interessati dalle limitazioni, si è infatti deciso di introdurre il dievieto in via definitiva dal 1° gennaio 2021. Una scelta importante, che arriva proprio in considerazione della delicata situazione che si trova a vivere il nostro Paese, ancora alle prese con le difficoltà sul piano economico del post lockdown.
Lo stato di emergenza in Italia è al momento in vigore fino al 15 ottobre, questo inevitabilmente spinge gli italiani a prestare la massima attenzione nei loro spostamenti. Chi ne ha la possibilità, infatti, utilizza la propria auto ed evita i mezzi pubblici per evitare assembramenti e raggiungere così il proprio posto di lavoro o di studio. Questo, però, inevitabilmente, contribuisce ad aumentare le emissioni nell’aria. Il prolungamento sarà però compensato da altre misure, come ha sottolineato Raffaele Cattaneo, assessore della Regione Lombardia all’Ambiente: “Se le soglie di smog in autunno dovessero crescere ancora saremo chiamati ad agire con provvedimenti ad hoc. Tra le ipotesi c’è quella dell’introduzione di incentivi videoconferenza al Tavolo Aria tra i rappresentanti dei Comuni e delle Province interessati dalle limitazioni. Non si esclude, dove possibile, anche di proseguire con l’adozione dello smart working”.
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