Toyota Lunar Cruiser: le caratteristiche del prototipo per esplorazione lunare

In arrivo il Toyota Lunar Cruiser, il prototipo lunare realizzato dalla casa giapponese con la collaborazione della JAXA (Agenzia Aerospaziale Giapponese), supporto all’equipaggio delle prossime missioni che hanno come obiettivo il ritorno dell’uomo sul suolo lunare.

Toyota Lunar Cruiser

Il mondo dei motori ama spesso sbizzarrirsi, dove è possibile, con modelli che siano un po’ fuori dall’ordinario e che sappiano soddisfare anche chi è alla ricerca di qualcosa di insolito. Un intento che ha voluto seguire pienamente anche un’azienda come Toyota, che ha recentemente avviato una collaborazione con JAXA (Agenzia Aerospaziale Giapponese) con l’obiettivo di realizzare un veicolo lunare pressurizzato. Come per tutti i mezzi che stanno arrivando sul mercato ormai da qualche anno non manca l’attenzione all’ambiente: questo  infatti in grado di circolare grazie alle tecnologie dei motori elettrici a celle a combustibile (FCEV).

Davvero singolare anche il nome che è stato scelto, Lunar Cruiser. Non si tratta comunque di una scelta casuale, ma che si lega in maniera chiara alla storia della casa automobilistica giapponese. Il riferimento è infatti al Toyota Land Cruiser, particolarmente apprezzato dalla clientela al punto tale da ottenere importanti risultati di vendita.

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Toyota Land Cruiser, il “veicolo lunare”: le caratteristiche

Al pari del Land Cruiser, anche il “prototipo lunare” si distingue per elementi ormai imprescindibili, quali qualità, durevolezza e affidabilità. Chi avrà la possibilità di sentirsi a bordo, infatti, dovrà sentirsi innanzitutto sicuro. Si punta infatti a dare loro l’idea di poter “Tornare indietro sane e salve“, non a caso dovrà affrontare il difficile viaggio sulla superficie lunare.

Sia Toyota sia la JAXA tengono in modo particolare a questa sinergia, sottoscritta lo scorso anno. Le loro ricerche nei rispettivi campi potranno permettere veicolo lunare pressurizzato con equipaggio. La data per il possibile lancio non è stata ancora scelta, ma l’ipotesi più attendibile è la seconda metà dell’attuale decennio. Per farì che tutto possa avvenire senza intoppi è necessario rendere disponibili per i primi mesi del 2021 i componenti di prova per ogni elemento tecnologico. Cruciale sarà inoltre il momento in cui saranno eseguite le simulazioni, in cui sarà possibile capire meglio le potenzialità di questa nuova “creatura”.

Il veicolo assomiglierà a una sorta di “camper lunare“, con una lunghezza di quasi sei metri, in grado di ospitare da due a quattro operatori. L’autonomia arriverà fino a 10.000 km fornita da fuel cell e pannelli solari, necessaria per esplorare angoli finora sconosciuti del nostro satellite.

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