Jonathan Rea è sempre più leader della classifica mondiale di Superbike nonostante la grande resistenza di Scott Redding e della Ducati.
Ma il vero, grande colpo di scena emerso dalla doppia prova di Aragon è stato Michael Rinaldi che, con la Ducati, ha conquistato nel corso delle ultime due gare la sua prima vittoria nel suo secondo podio assoluto.
Rinaldi, il nuovo che avanza in Superbike
Una soddisfazione personale di grande valore che ha proiettato il pilota italiano al sesto posto nella classifica del mondiale, a distanza sempre notevole dal leader inglese. Ma in piena lotta per inserirsi nella corsa verso il podio finale. Se Rinaldi è stata la grande sorpresa di Aragon, Jonathan Rea, una volta di più, è stata la solita conferma. Secondo alle spalle di Rinaldi in Gara #1 meravigliosa, primo in Gara #2 con un podio perfettamente ribaltato, l’inglese ha ulteriormente aumentato il suo vantaggio nei confronti di Scott Redding che si è dovuto accontentare di un terzo posto nella seconda corsa e di una vittoria dei 12 punti nella Superpole race. Abbastanza per restare il rivale più accreditato nei confronti di Rea verso la corsa al titolo in un divario che però, adesso, comincia a farsi sostanziale: ben 36 punti di ritardo.
Per la prima volta il Campionato del Mondo Superbike scende in pista sul circuito di Montmelò per l’inedito Catalunya Round, sesto week-end della stagione 2020 di WorldSBK che proseguirà poi tra due settimane in Francia a Magny-Cours, per concludersi in Portogallo con l’Estoril in programma a metà ottobre. Mancano dunque solo tre tappe in tutto e Rea può cominciare a fare i suoi conti. Se dalla pista catalana dovessero arrivare due vittorie, 50 punti, il divario non sarebbe matematico ma diventerebbe praticamente incolmabile per chiunque. Proseguendo su questo ritmo è facile che il britannico possa andare a festeggiare già in Francia il suo sesto titolo mondiale consecutivo. Il più difficile, considerando la pandemia.
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Redding vs Rea, continua il testa a testa
Scott Redding dal canto suo, ovviamente non ci sta: “Abbiamo provato molto bene qui a Barcellona – dice il pilota Ducati – il feeling è stato positivo ma è chiaro che la gara offre sempre riscontri diversi. Spero di riuscire a fare ulteriori passi in avanti rispetto alle buone sensazioni del test. Ad Aragon abbiamo fatto fatica soprattutto in un paio di curve che sono simili a quelle che troveremo a Barcellona. Dovremo lavorare per sistemare questi dettagli fin dalle prove cronometrate di venerdì”.
Jonathan Rea dal canto suo si dice tranquillo: “Sono reduce da un gran premio straordinario che ha dimostrato la grande competitività della mia Kawasaki di fronte a un Rinaldi assolutamente scatenato che è stato un ottimo test per me e per la moto. Sono molto fiducioso anche se la pista di Barcellona, nonostante i test, che abbiamo effettuato, resta un’incognita assoluta essendo la prima volta che la calchiamo. Non abbiamo moltissimi dati. Dovrò mandare molto a sensazione, cosa che per la verità a me non dispiace mai”.
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