In Formula 1 la FIA continua con il congelamento dello sviluppo della vetture: la lista dei nuovi “blocchi”
In Formula 1 la FIA continua con il lavoro di contenimento dei costi, soprattutto dopo la crisi economica che si è abbattuta sulle scuderie a causa del Covid-19. E così la Federazione a partire dal 15 settembre ha reso noti i nuovi componenti delle monoposto “bloccati”, che non potranno essere ulteriormente sviluppati.
D’ora in poi non saranno più modificabili l’alettone anteriore e tutta la parte relativa al muso, ma anche tutto l’impianto collegato ai freni, pinze, dischi e campana oltre che alle sospensioni – sia anteriori che posteriori. La McLaren, di fatto, resterà l’ultima scuderia ad aver portato un aggiornamento in tal senso; ci riferiamo al nuovo muso utilizzato da Carlos Sainz nelle prove libere del Gran Premio disputato al Mugello. Lo stop però si estende anche al DRS, all’impianto elettrico ma anche alla tavola sotto al fondo per il pattino.
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Formula 1, la FIA blocca lo sviluppo: primo stop dopo l’Austria
La Federazione, quindi, continua nel suo processo di “blocco” dello sviluppo. Già alla vigilia del GP di Austria, sul circuito di Spielberg, in quello che è stato il debutto del Mondiale a luglio, era arrivato l’alt a motore, cambio e telaio. In pista vedremo quindi sempre meno rivoluzioni da un Gran Premio all’altro, con le monoposto che resteranno tali anche nella prossima stagione. La decisione della FIA, infatti, vale a tutto il 2021. Esiste, però, una sorta di spiraglio. Ogni team ha infatti a disposizione una sorta di opportunità consistente in due gettoni proprio per permettere lo sviluppo. Le componenti su cui operare, però, devono rientrare nella lista consentita dalla Federazione.
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