Valentino Rossi si è detto favorevole all’esordio delle donne in MotoGP. Anzi…
Sostiene che le ragazze più veloci, che in questo momento affollano mai come prima training camp e prove su pista, meriterebbero una occasione.
Non è un mistero che a Valentino l’idea poter lavorare con una donna in pista piaccia molto. Ne aveva parlato addirittura una quindicina di anni fa quando questa prospettiva era di gran lunga più lontana rispetto a come la percepiamo oggi. Ne ha parlato ancora a Misano Adriatico, sulla stessa pista dove in alcuni dei suoi training camp, che poi offrono a diversi piloti la chances di esordire nelle classi minori, ha già visto sfrecciare diverse giovanissime.
“Non voglio dire che sia facile, perché questo è un mondo estremamente maschile, siamo quasi tutti uomini dentro e fuori dalla pista in moto GP – dice Valentino Rossi – però sono convinto che una chances per le donne che fanno forte in pista ci debba essere e che si possa fare qualcosa di più. Personalmente ne ho viste diverse andare davvero molto forte ed essere estremamente competitive anche da un punto di vista agonistico. Certo esserlo durante un test o un training camp è una cosa. Confermarsi al massimo livello durante un intero campionato è qualcosa di completamente diverso”.
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Fu proprio Valentino Rossi, lo scorso anno, durante uno dei suoi camp al ranch di Tavullia e poi sul circuito di Modena a “battezzare” una delle primissime donne in grado di dimostrarsi in grado di domare un bolide della MotoGP. Si chiama Beatriz Neila Santos, è spagnola, di Madrid, ha appena compiuto 18 anni e lo scorso anno era stata in grado di giocarsela alla pari con quattro ragazzi di belle speranze come l’olandese Finn de Bruin (18 anni), gli italiani Kevin Sabatucci (20) e Jacopo Facco (19) e il francese Andy Verdoia (16).
“Mi ricordo bene di Beatriz – dice Valentino Rossi parlando del suo ultimo camp, quello dello scorso anno – è una ragazza decisamente molto veloce e competitiva, completamente matta… Ricordo che si presentò in pista con un ginocchio gonfio come un melone e dolorante perché era appena caduta. Eppure si era dimostrata veramente molto competitiva e veloce. Per la verità non è l’unica donna in grado di potersi misurare con la MotoGP, c’è anche Ana Carasco che ha vinto il Mondiale della 300 nel 2018. Di ragazze molto veloci ne ho conosciute diverse. Non hanno alcun timore e sono estremamente determinate. Io non credo ci sia bisogno di forzare una quota rosa nel motociclismo. Se le ragazze sono brave e veloci non hanno bisogno di alcuna spinta speciale. Devono semplicemente provarci e conquistare la loro occasione”.
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Beatrice Neila Santos, intanto, sta facendo ancora notizia: pochi giorni fa a Imola ha conquistato il primo titolo femminile della European SS300 Cup con la Yamaha S3. Brutte notizie invece per Ana Carrasco che, proprio venerdì si è gravemente infortunata. La campionessa, 23 anni, la prima donna a conquistare un titolo mondiale di motociclismo (World Supersport 300, di un solo punto sul connazionale Mika Perez), è caduta pesantemente all’Estoril durante una sessione di prove riportando la fratture di due vertebre.
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