Buone notizie per gli appassionati di moto d’epoca: grazie al Dl Semplificazioni è possibile che i veicoli storici a due ruote potranno mantenere la loro targa originale.
I collezionisti di moto d’epoca potrebbero a breve veder realizzato uno dei loro più grandi sogni. Grazie ad un ordine del giorno proposto da Massimiliano Capitanio, Giovanni Tombolato ed il senatore Stefano Corti, parlamentari della Lega, le due ruote di storica data potrebbero mantenere la targa della loro prima immatricolazione.
Il provvedimento, approvato dalla Camera sotto forma di ordine del giorno connesso al Dl Semplificazione, ora dovrà proseguire il suo iter legislativo per essere varato, ma le premesse sembrerebbero essere delle migliori.
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DL Semplificazioni, moto d’epoca potrebbero mantenere targa di prima immatricolazione
“Permettere ai collezionisti di moto l’utilizzo della targa della prima immatricolazione rappresenta un modo per riportare in auge un qualcosa spesso dimenticato, sebbene numerose siano state le richieste di questo genere avanzate alla Motorizzazione“. Questo il commento dei parlamentari leghisti Capitanio, Corti e Tombolato che attraverso l’approvazione di un loro originario emendamento alla Camera divenuto poi ordine del giorno legato al Dl Semplificazioni hanno avanzato tale modifica al Codice della Strada.
Una riforma in tal senso, hanno proseguito, consentirebbe agli amanti delle due ruote d’epoca di utilizzare la prima targa di iscrizione al Pubblico registro automobilistico, oppure di ricevere una targa che riproduca nelle forme e nella struttura quella del periodo di produzione del mezzo.
L’attuale normativa prevede in caso di nuova immatricolazione di un veicolo, quand’anche esso sia storico, che quest’ultimo riceva una targa attuale. Un elemento che ovviamente balza subito all’occhio per la mancanza di armonia con lo stile del mezzo.
Proprio per tale ragione, ha commentato il deputato del Carroccio Giovanni Tombolato, permettere ai collezionisti di apporre sui loro tesori la targa di prima immatricolazione significherebbe preservare un patrimonio. Non solo: rappresenterebbe anche un grande gesto di rispetto nei confronti dell’amore per dei pezzi di storia provato dagli appassionati.
Pur non essendo ancora giunto a conclusione il suo iter legislativo, l’approvazione di tale modifica al Codice della Strada a mezzo del DL Semplificazioni parrebbe cosa quasi certa. Una notizia eccezionale commenta Alberto Scuro, presidente dell’Automotoclub Storico Italiano. A suo avviso, infatti, dopo la conquista della possibilità di continuare a conservare la documentazione originaria del mezzo, grazie all’adozione del Documento Unico di Circolazione, quello della targa sarebbe un ulteriore passo avanti delle Istituzioni nei confronti dei veicoli storici.
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