Era il maggio 1950 quando la Ferrari, per la prima volta, si presentava nel campionato mondiale di Formula 1 al Gran Premio di Monaco.
La scuderia che avrebbe fatto la storia dell’automobilismo sportivo era stata fondata da Enzo Ferrari, un pilota che, deluso dalle sue stesse prestazioni, aveva deciso di investire tutte le proprie capacità nella produzione automobilistica di lusso.
Le origini della Ferrari
La casa automobilistica Ferrari era nata nel 1929, una piccola officina a Modena. Ferrari, grande appassionato di motori aveva iniziato a lavorare sugli sviluppi delle Alfa Romeo. Poi, dopo dieci anni, decise di investire sulle sue vetture. Nel 1939 crea la sua prima auto, la Tipo 815 e da lì comincia a pensare di creare qualcosa di veramente grande. In pochi anni trasferisce la sede da Modena a Maranello fondando anche la scuderia corse. Ferrari l’aveva voluta chiamare così, Scuderia, proprio in omaggio al mondo dei cavalli e aveva scelto un cavallino nero rampante come simbolo della squadra.
Ferrari, attento a qualsiasi simbologia aveva scelto un cavallo molto particolare, quello che compariva sugli aerei dell’asso dell’aeronautica della prima guerra mondiale Francesco Baracca. Dopo aver chiesto e ottenuto il permesso alla famiglia dell’aviatore lo fece ricalcare sulla sua prima auto… E da lì divenne un simbolo costante e continua di tutte le auto prodotte dal gruppo.
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Trentuno titoli mondiali in Formula 1
In un’Italia pienamente coinvolta nel secondo conflitto mondiale gli esordi non sono facili. Ma guerra finita l’ingegner Ferrari riesce a trovare i soldi e il personale per creare la sua prima auto da corsa. È la Tipo 125, una 12 cilindri. La Ferrari inizia i suoi primi esperimenti nel mondo dell’automobilismo sportivo anche se un campionato vero e proprio ancora non c’era. Quando nel 1950, finalmente, nasce il primo campionato del mondo di Formula 1 la Ferrari viene invitata a farne parte: il debutto nel Principato di Monaco. Ferrari disegna personalmente la macchina e sceglie il colore, un rosso amaranto intenso, affidandola a tre piloti l’esperienza come Alberto Ascari, Raymomd Sommer e Gigi Villoresi.
In settant’anni e 999 gare in archivio la Ferrari diventa una delle scuderie più vincenti di sempre. Sedici titoli costruttori: dal primo nel 1961 all’ultimo, nel 2008. Quindici i titoli piloti: il primo vinto nel 1952 da Alberto Ascari, che poi lo bisserà l’anno dopo. Lo seguiranno nell’albo doro Juan Manuel Fangio, Michael Hawthorne, Phil Surtees, Niki Lauda, Jody Sheckhter, Michael Schumacher, il pilota di Maranello più vincente di sempre, e Kimi Raikkonen, l’ultimo a portare un titolo iridato a Maranello nel 2007.
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Tutte le vittorie, i podi e i successi
La Ferrari è la scuderia più presente e più vincente di sempre nella Formula 1: le presenze sono state fino a oggi 999 con 239 vittorie e 772 podi ottenuti in 584 gare. Un dato spiegabile con il fatto che in più occasioni la Rossa portò ben due piloti nei primi tre posti della competizione. Le golden double, doppiette con primo e secondo posto, sono state 84. Le pole position conquistate dalla Rossa sono state ben 228: 8318,5 i punti costruttori ottenuti nel corso di questi settant’anni di competizione mentre nella classifica piloti stati accumulati 9220 punti.
Nel database della Scuderia anche 250 record di pista battuti e il maggior numero di vittorie consecutive nel corso di una sola stagione, 20.
Alla guida della scuderia si sono alternati 22 responsabili tecnici: da Federico Giberti a Mattia Binotto, in carica dello scorso anno. Tra quelli più conosciuti e di maggior successo Luca Cordero di Montezemolo, responsabile della Ferrari per due anni, Cesare Florio, in carica per tre stagioni e Jean Todt, il più longevo in assoluto, 14 anni, il grande protagonista dell’epopea di Michael Schumacher. Dalla prima 125 all’ultima nata, la SF1000, Ferrari ha prodotto 67 auto per il campionato mondiale di Formula 1.
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