McLaren, nell’ambito del suo programma di riassetto finanziario, ha deciso di vendere il suo Technology Centre di Woking: formula sales-and-leaseback.
La crisi sistemica provocata dalla pandemia da Covid-19 ha toccato proprio tutti. Neppure le aziende con solide basi ne sono uscite indenni. Anzi, forse proprio loro che negli anni avevano costruito i propri imperi su personale e progetti sono state quelle che hanno maggiormente subito il colpo.
Esempio chiave è la McLaren che due mesi fa si è vista costretta ad effettuare numerosi tagli tra i suoi lavoratori per impiegare le proprie risorse in operazioni finanziare di ripartenza. Per portare avanti sia l’attività produttiva che il comparto sportivo la scelta di effettuare una sorta di spendig review si è resa altamente necessaria.
Nel “piano tagli” della casa britannica, dopo una riduzione del 25% del personale, oggi rientra anche la “vendita” di uno dei sei punti nevralgici, il Technology Centre di Woking.
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McLaren Group procede con i tagli. Dopo quello del personale, adesso, toccherebbe a quello di sedi che graverebbero eccessivamente sul suo bilancio. Si parla del Technology Centre di Woking. La casa britannica avrebbe deciso di alienare il bene con una particolare formula. Si tratterebbe del sales-and-leaseback.
Si tratta di un negozio giuridico tramite il quale è possibile affittare il bene di cui si intende disfarsi immediatamente dopo averlo ceduto. Una formula interessante se si considera, in proiezione, che la locazione di Woking potrebbe portare nelle casse di McLaren denaro sufficiente per riassestare le proprie finanze in vista del prossimo anno. Così facendo, peraltro, non perderebbe neppure il suo titolo sullo stabilimento di recentissima ed avveniristica costruzione.
La notizia divulgata dalla redazione di Sky News vede il centro progettato dal famosissimo Norman Foster, ceduto con la formula del sales-and-leaseback per 200 milioni di sterline. Una cifra esorbitante, ma giustificata dalla grandezza dell’opera che vanta ben 50 ettari di terreno e possiede anche uno stabilimento dedicato esclusivamente alla produzione delle auto: il McLaren Production Centre.
Una scelta, in ogni caso, quasi obbligata per McLaren che né dal Governo britannico, né dal settore corse avrebbe ricevuto i sussidi di cui avrebbe necessitato. Ed infatti, il primo avrebbe fornito il proprio supporto a singhiozzo, il secondo invece non ha potuto tutelare le scuderie per più del 12% dei suoi incassi.
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