Mattia Binotto (Getty Images)
Mattia Binotto, team principal Ferrari, ha buone sensazioni per il Gran Premio di Toscana.. Pensa che al Mugello ci sarà una reazione.
Ferrari disastrosa a Spa-Francorchamps e Monza, ma al Mugello dovrebbe andare meglio. La pista toscana è diversa dalle due precedenti e i piloti potrebbero tornare ad ambire alla zona punti.
La scuderia di Maranello non avrebbe mai immaginato di ritrovarsi in una simile situazione. Si tratta del gran premio numero 1000 della propria storia in Formula 1 e il team spera di ben figurare in Toscana. Tanto lavoro da svolgere nelle prove libere per farsi trovare pronti in qualifiche e gara.
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Mattia Binotto ha parlato ai microfoni di Sky Sport F1 e si è mostrato abbastanza fiducioso per il GP del Mugello, auspica di vedere i piloti in buone posizioni: «Siamo su una pista diversa e speriamo di trovare il livello di competitività di inizio stagione. Penso ad esempio ad Austria e Silverstone. Vorremmo competere almeno per un quarto posto. Credo che Leclerc in FP1 ha mostrato che la vettura si trova meglio in questo tracciato che nei due precedenti. Vettel ha avuto buon ritmo nell’ultimo run. Tutti si devono abituare al nuovo circuito e penso che saremo tutti più vicini in qualifica».
Nonostante il doppio ritiro nel Gran Premio d’Italia e le pessime performance in pista, non ci sono stati dialoghi particolarmente duri. Il team principal Ferrari, infatti, spiega: «Dopo Monza ci sono stati i confronti soliti. Non c’è crisi, non c’è emergenza. Servono calma, serenità e razionalità. Abbiamo avuto i confronti di sempre, parlando anche con il presidente e l’amministratore delegato».
Binotto ci tiene a vedere una buona Ferrari al Mugello, dato che cade una ricorrenza importante e c’è il desiderio di uscire dal momento complicato: «In questo weekend celebriamo i 1000 gran premi della scuderia Ferrari e 70 anni di storia in F1. L’unica ad esserci sempre stata e con il maggior numero di vittorie. Celebriamo un mito, una storia. Siamo sempre venuti fuori dalle difficoltà e ce la faremo anche stavolta».
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