Lewis Hamilton condivide la decisione di Sebastian Vettel di passare in Aston Martin dal 2021. Spera anche di rivedere una Ferrari forte in F1.
La gara di Monza non è andata secondo i piani per Lewis Hamilton, che stava dominando ed è stato penalizzato per un errore suo e del team. Il rientro al box con la pit-lane chiusa gli è costato uno stop&go da 10 secondi, decisivo per non vincere la corsa.
La cosa positiva è che nessuno dei suoi inseguitori nella classifica generale di F1 ha approfittato. Infatti, Valtteri Bottas è giunto quinto con l’altra Mercedes e Max Verstappen ha persino dovuto ritirarsi con la Red Bull. La leadership del pilota inglese nel campionato rimane solidissima. 47 i punti di vantaggio sul compagno di team e 50 sull’olandese.
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Hamilton in conferenza stampa dal Mugello, dove si corre il GP di Toscana di F1 in questo weekend, è stato interpellato sul passaggio di Sebastian Vettel in Aston Martin: «Penso sia la soluzione ideale e sono contento per lui. Va in un team con una nuova proprietà, che ha fatto enormi passi avanti a livello prestazione e continuerà a crescere. Viene da un periodo difficile, ma è un quattro volte campione del mondo e può aiutare tanto la squadra. L’Aston Martin ha fatto un’ottima mossa».
Il sei volte campione del mondo di Formula 1 si è così espresso sul Mugello, circuito sul quale non ha mai gareggiato: «Ho avuto esperienze nei test e avrei sempre voluto tornarci. Conosco la pista col simulatore, quando sono arrivato qui al circuito è stato bello. Mi piace questo posto».
A Hamilton viene domandato pure della situazione complicata della Ferrari, che in Toscana vive il weekend del GP numero 1000 nella sua storia: «Hanno dato un contributo enorme a questo sport e c’è tanta passione attorno al loro brand. La F1 non sarebbe la stessa senza di loro. Spero che un giorno tornino competitivi, così da lottare con loro. Ho iniziato a vedere la Formula 1 quando Schumacher era il pilota più forte».
Hamilton non ritiene particolarmente speciale vincere su un tracciato come il Mugello dove probabilmente non correrà in futuro: «Non guardo molto ai record. Forse in futuro sarà diverso, però adesso penso sia una gara come le altre».
Pierre Gasly gli ha chiesto qualche consiglio. Lewis è contento di essere un punto di riferimento per i piloti più giovani: «È un onore quando ti vengono chieste delle cose, anche se non ho risposte per tutto. Spero di averlo aiutato e aver contribuito, sono felice per lui. Abbiamo piloti straordinari qui. Strano competere con persone che poi ti chiedono consigli. C’è tanto rispetto reciproco».
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