Non sempre la Ferrari è riuscita a vivere momenti felici negli ultimi anni, ma è in frangenti come questo che si dimostra il vero valore di un pilota: questo deve fare Charles Leclerc a detta di un ex collega.
La Ferrari è stata finora al centro di un’annata davvero sfortunata, in cui non solo non riesce a incidere per le prime posizioni, ma in cui spesso non riesce nemmeno a portare a termine la gara. I più pessismisti non riescono a intravedere la luce nemmeno in ottica futura, con la consapevolezza di come il lavoro da fare sia davvero importante se si vuole davvero che la monoposto possa tornare competitiva.
Charles Leclerc sembra essere l’unico barlume di speranza in questa situazione, tutt’altro che confortante ed è a lui che la scuderia ha deciso di affidarsi in ottica futura grazie a un contratto che lo lega alla scuderia di Maranello fino al 2024. Dalla parte del monegasco c’è anche l’età, oltre alla determinazione e alla voglia di non arrendersi di fronte alle difficoltà. A spronarlo è anche Jean Alesi, uno che conosce bene l’ambiente che si respira nel team.
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Non è la prima volta che la Ferrari si trova a vivere un periodo poco positivo, in cui appare evidente l’inaffidabilità della monoposto. Una situazione che conosce bene anche Jean Alesi, ma è in questi casi che deve venire fuori la forza del pilota e in cui diventa fondamentale essere determinati. È con questo spirito che Jean Alesi ha voluto spronare Charles Leclerc: “Ho corso con la Ferrari per cinque anni e ho sempre dato il massimo, anche se i risultati non arrivavano – ha detto in un’intervista a Il Resto del Carlino -. In quel periodo difficilmente riuscivamo a essere competitivi, il massimo che poteva arrivare era un terzo posto. Io però ho cercato sempre di non mollare e di tirare fuori il meglio dalla macchina. Se si riesce a fare in questo modo il pilota diventa un valore aggiunto per la scuderia. E fare in modo che questo possa accadere è fondamentale in una realtà come la Ferrari. Ormai da tempo la “Rossa” ha dimostrato di credere fortemente nelle possibilità di Charles e lo ha fatto crescere. Ora spetta a lui dimostrare che questo fiducia sia meritata. Lui può essere determinante nel processo di rinascita che deve essere intrapreso”.
La macchina non è certamente una delle migliori degli ultimi anni, ma è da queste situazioni che si deve capire davvero il valore di un pilota: “In cinque anni io sono riuscito a vincere solo una gara, ma non ho mai mollato, posso solo augurare a Charles di poter vivere una sensazione diversa. Ovviamente senza una macchina potente non si possono ottenere risultati importanti, ma sono sicuro che prima o poi si riuscirà ad uscire da questo momento” – ha concluso.
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