Carlos Sainz parla. Lo fa davanti alle telecamere della tv spagnola per spiegare le sue lacrime di delusione e di rabbia, che non sono sfuggite al pubblico dei tifosi della Ferrari dopo il GP di Monza di domenica scorsa.
Ciondolando la testa sotto il casco all’arrivo è stata più la rabbia che la soddisfazione per Sainz che ha confessato il suo stato d’animo a mente un pochino più fredda.
Carlos Sainz e la rabbia del suo secondo posto
“Ammetto di avere pianto – spiega Carlos Sainz raccontando le sue sensazioni immediatamente dopo l’arrivo – perché la rabbia era veramente tantissima e perché sono convinto che mi mancassero ancora poche curve per raggiungere e superare Gasly. Nonostante questo secondo posto sia per me molto prezioso, anche perché conferma tutto l’impegno che sto mettendo in questa stagione così difficile insieme ai ragazzi della McLaren, è più grande la delusione perché occasioni del genere non capitano molto spesso e perché , così come avevo promesso quando ci fu l’annuncio della mia firma con la Ferrari, il mio unico desiderio era quello di poter lasciare la McLaren con un gran bel ricordo. Non ci sono riuscito, ma non escludo che possano esserci altre opportunità di qui alla fine dell’anno perché la macchina è davvero molto competitiva e la squadra è assolutamente fantastica”.
Tuttavia una vittoria a Monza sarebbe stato lo scenario ideale soprattutto in una giornata che ha contrassegnato il naufragio della Ferrari: “É una stagione storta, alla Ferrari non è sta andando dritta una – dice Sainz – purtroppo capita, nel mondo dello sport bisogna confrontarsi anche con questo genere di situazioni e tenergli testa. Ammetto che la vittoria a Monza sarebbe stato un biglietto da visita splendido, anche per me, nei confronti della tifoseria della Rossa. Ma posso solo dire a tutti i tifosi della Ferrari che la festa è rimandata. Magari l’anno prossimo avremo modo di far festa sul serio, proprio a Monza. E allora si che sarà indimenticabile”.
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“Senza pubblico è davvero tutto troppo triste”
Sainz ha anche ammesso che vedere le immense tribune dell’autodromo di Villa Reale senza pubblico è stato uno scenario inedito e possibilmente da non ripetere: “Stiamo affrontando una stagione difficilissima per tutti, da un punto di vista economico, sportivo ed emotivo. Posso garantire che non c’è niente di peggio per un pilota di Formula 1 che esibirsi davanti a delle tribune deserte. E anche se sono davvero felice che quest’anno in qualche modo sicura lo stesso e la stagione sia stata salvata grazie uno sforzo imponente da parte della FIA, della Formula 1 e di tutte le scuderie, posso solo sperare che una cosa del genere non si ripeta mai più perché è quanto di più triste per noi e per il pubblico”.
Sainz torna a parlare del suo futuro e di una vittoria solo rimandata: “Tutto sommato il fatto che non ci fosse gente mi lascia l’acquolina in bocca in vista di quello che potrebbe essere il prossimo podio a Monza, magari davanti a 100mila persone e a un podio stracolmo di pubblico, proprio come quello che lo scorso anno festeggiò Charles Leclerc. Sono convinto che qualsiasi pilota pagherebbe per essere il protagonista di una scena del genere. Dal mio punto di vista sono pronto, sto già lavorando per fare in modo che questa immagine possa concretizzarsi e garantisco che la rabbia che ho maturato arrivando alle spalle di Gasly sta trasformandosi di nuovo in ambizione e motivazione”.
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