È sempre più teso il rapporto tra Sebastian Vettel è la Ferrari dopo la fallimentare gestione della prima sessione di qualifiche nel GP di Monza.
Il tedesco, senza andare troppo per il sottile, apertamente criticato la strategia della scuderia che lo avrebbe fatto partire troppo tardi e nel pieno del traffico impedendogli un giro veloce.
Vettel impallinato al GP di Monza
Sebastian Vettel, come al solito, non si fa problemi nel dire le cose che pensa anche se queste possono aprire un vero e proprio caso all’interno della Ferrari che, peraltro, lo già lasciato a casa e all’interno e con la quale i rapporti restano molto tesi. Stavolta dopo avere clamorosamente fallito l’accesso alla Q2 nel GP di Monza, un evento negativo mai accaduto da un punto di vista di prestazione per un pilota della Ferrari negli ultimi trent’anni, il quattro volte campione del mondo se la prende con le strategie di scuderia: “Sono andato in pista per cercare un giro veloce in un momento in cui era impossibile tentare qualsiasi cosa, io onestamente più di così non potevo fare. Mi sono ritrovato chiuso in un imbuto in un traffico allucinante. E’ stato il momento peggiore nel quale fare uscire la macchina… Penso sia stata scelta la strategia sbagliata e sicuramente sarei dovuto uscire prima, credo”.
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“Possiamo migliorare”
Vettel tiene una porta aperta a un miglioramento in vista della gara: “Inutile pensare a quello che è successo in qualifica, dobbiamo cercare di rimediare e ripartire dai dati che abbiamo. Il weekend non è compromesso, anche se non possiamo essere soddisfatti. Già sappiamo che comunque in gara le nostre macchine sono più performanti rispetto alle prove e alle qualifiche, speriamo che sia così anche a Monza. Purtroppo sapevamo che avremmo avuto dei problemi anche qui, proprio come a Spa. In effetti questa sensazione è stata confermata sia dalle prove che dalle qualifiche anche se, stavolta, uscendo un po’ prima dal box, un tentativo per raggiungere la Q2 si poteva fare”.
Possiamo migliorare: dice Vettel dall’inizio dell’anno. A Monza sarà facile, perché peggio di così è praticamente impossibile.
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