Ford è una delle realtà in maggiore sofferenza nel post lockdown e ora è chiamata a correre ai ripari con decisioni drastiche e dolorose.
Il post lockdown sta generando conseguenze difficili un po’ in tutti i settori e il mondo dei motori è uno di quelli che ne sta pagando maggiormente le spese. Anche Ford, al pari di altre case automobilistiche, sembra quindi essere pronta a prendere decisioni difficili, anche se indispensabili.
L’azienda ha infatti deciso di avviare un piano di ristrutturazione particolarmente ingente, che porterà al taglio di diversi posti di lavoro negli Stati Uniti. Non sarà comunque l’unica mossa che si pensa di mettere in atto: il Ceo Hackett sarà sostituito a ottobre da Jim Farley.
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Esuberi in casa Ford: il piano dell’azienda
In base a quanto riportato dall’agenzia AFP sarebbero addirittura 1.400 i dipendenti Ford che potrebbero perdere il proprio posto. A spiegare la decisione, che sembra essere irreversibile, è il presidente di Ford North America, Kumar Galhotra: “Abbiamo avviato un progetto di ristrutturazione pluriennale con l’obiettivo di rendere una realtà importante come Ford più competente ed efficiente in tutto il mondo. Le priorità sono cambiate e adattare la forza lavoro diventa quindi inevitabile”.
I risultati che l’azienda pensa di raggiungere sono particolarmente importanti. Secondo le stime, questo potrebbe permettere di raggiungere un risparmio pari a 11 miliardi di dollari (circa 9,32 miliardi di euro). In questo quadro rientrano anche le uscite volontarie, che dovrebbero coinvolgere i lavoratori più vicini all’età della pensione e pronti a farlo entro il 31 dicembre.
La situazione che sta affrontando la casa automobilistica non è da sottovalutare: il calo delle vendite nel secondo trimestre di quest’anno è stato particolarmente importante e la chiusura di diversi stabilimenti è stata una conseguenza pressoché inevitabile. Questo modo di agire permetterà inoltre di avere a disposizione la liquidità necessaria a contrastare il calo delle vendite, uno dei più pesanti della storia.
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