Il decreto che porta all’entrata in vigore del Bonus Mobilità 2020 non è stato ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. I beneficiari potrebbero tardare a ottenere il rimborso.
Il Bonus Mobilità 2020 è una delle misure introdotte in questo periodo dal governo per provare a risollevare il settore automobilistico, uno di quelli che sta attraversando le maggiori difficoltà nella fase di post lockdown. L’obiettivo che si voleva raggiungere era non solo quello di aiutare le aziende, ma anche di incentivare gli utenti a rinnovare la propria vettura puntando su una più ecologica ed efficiente.
Chi pensava di poter ottenere il rimborso per l’acquisto fatto o che sta per effettuare in tempi brevi è però destinato a restare deluso. Il decreto che avrebbe portato al via libera del provvedimento non è infatti ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e fino a che questo non accadrà la situazione non potrà cambiare.
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Bonus Mobilità 2020 – I tempi si allungano
La situazione potrebbe rivelarsi più problematica del previsto. Secondo alcune indiscrezioni, il Ministero dell’Ambiente sembra essere intenzionato a mettere a disposizione il portale necessario per presentare la propria richiesta quando sarà stanziata la cifra prestabilita, pari a 210 milioni di euro. Difficilmente questo potrà però avvenire prima di novembre.
Non appena sarà dato il via libera, chi è interessato avrà la possibilità di ottenere un contributo tramite il sito del Dicastero, che provvederà a eseguire l’accredito direttamente sul conto dell’utente interessato.
La procedura da seguire, in base a quanto trapelato, non dovrebbe essere particolarmete difficile. Ognuno dovrà infatti accedere alla sezione apposita, caricare lo scontrino parlante o la fattura relativa all’acquisto, così come i dati del proprio conto corrente. Il rimborso dovrebbe essere effettuato entro un tempo massimo di 10-15 giorni dal momento dell’invio della richiesta.
I primi a poterne usufruire saranno le persone acquistato una bicicletta (anche elettrica) o un monopattino elettrico, a partire dallo scorso 4 maggio, data di conclusione del lockdown italiano. Successivamente, toccherà agli altri. bonus arriva al massimo a 500 euro, appunto per coprire fino al 60% del costo, e può essere richiesto solamente dai residenti nei comuni con oltre 50.000 abitanti. Non rientrano in questa categoria accessori, come caschi, catene o ricambi per i propri mezzi.
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