Sebastian Vettel si prepara per la sua ultima a Monza con la Ferrari e stila un bilancio della sua esperienza con il team di Maranello.
È iniziata la settimana che ci porterà alla gara di Monza, un appuntamento speciale per tutti gli appassionati della Ferrari, anche se questa volta non sarà possibile vivere l’atmosfera degli anni passati. Nolo solo per l’assenza del pubblico (saranno presenti in tribuna solo 250 operatori sanitari invitati dagli organizzatori), ma anche perché la scuderia di Maranello sta vivendo una delle sue stagioni più difficili. Anche il morale di Sebastian Vettel non potrà certamente essere dei migliori: il tedesco, infatti, chiuderà la sua esperienza con il team italiano tra pochi mesi.
Provare un po’ di rammarico per un’avventura che avrebbe dovuto portare a entrambi più soddisfazioni è inevitabile, anche se la monoposto non ha mai permesso di lottare davvero per qualcosa di importante.
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Al suo arrivo a Maranello la Ferrari aveva puntata in maniera più che convinta su Sebastian Vettel, che vantava già quattro Mondiali nel suo palmares, ma la lacuna, che dura ormai dal 2007, non è stata colmata. Il dispiacere nel pilota è forte, anche se sarebbe stato difficile, a suo dire, poter fare di più. “La monoposto non ha mai potuto combattere seriamente per il titolo fino a fine stagione – ha detto con amarezza a La Gazzetta dello Sport -. I motivi sono diversi. Nel corso di questi anni ho comunque cercato di dare consigli importanti al team e dare il mio contributo per lo sviluppo. In questi anni comunque il rapporto è stato positivo, siamo riusciti a fare diverse prestazioni positive, altre meno. Per me è stato comunque un privilegio correre con la Ferrari, era un sogno che avevo da tempo. Non mi resta che guardare al futuro”.
Proprio il 2021 è ancora un incognita per il numero cinque, che non sa ancora se correrà e con quale team potrà farlo. “Non so ancora se correrò in Formula Uno, se lo farò sarà solo per poter vincere, questo è quello che voglio fare. Non serve a niente correre solo per arricchire il mio curriculum per il numero di gare o fare una semplice passerella, non è nel mio carattere. Per ora comunque non ci sono ipotesi concrete all’orizzonte. Ferrari, Mercedes e Red Bull sono certamente i team più importanti nel Circus, ma ce ne sono altri a cui l’ambizione non manca. Proseguirò solo se troverò una realtà competitiva“.
Non poteva mancare un commento sul suo compagno di squadra, Charles Leclerc, che si è guadagnato qualche mese fa un rinnovo di contratto fino al 2024 e che rappresenta il futuro della “Rossa”. “Charles sta lavorando bene, il suo talento è innegabile. I complimenti che ha ricevuto in questi mesi sono più che meritati. sia uno dei piloti con più capacità in griglia e uno dei più veloci. L’età è dalla sua parte, il suo futuro non può che essere roseo”.
Paradossalmente, correre a Monza senza i tifosi potrebbe essere più semplice per Seb: “Non è mai accaduto di dover correre senza di loro in una cornice bella come Monza, farlo sapendo che sarebbe l’ultima volta per me con la Ferrari renderebbe però tutto più difficile” – ha concluso.
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