Dal primo settembre entrano in vigore le nuove norme UE. Aumentano i poteri di controllo della Commissione, anche sulle auto già in circolazione
Dal primo settembre entrano in vigore le nuove norme europee più restrittive per i motori in materia di emissioni nocive e di sicurezza. Aumenteranno i controlli sulle auto già in circolazione, aumenterà la sorveglianza anche su quelli futuri. Inoltre, come ha spiegato il commissario per il mercato interno e l’industria Thierry Breton, la Commissione UE potrà effettuare test, avviare azioni di richiamo ed emettere multe fino a 30 mila euro.
Per quanto riguarda le nuove auto, gli Stati UE devono effettuare test di verifica su almeno un modello ogni 40 mila veicoli immatricolati. Saranno i singoli Stati a designare i soggetti responsabili dei controlli. Se un nuovo veicolo non supera la prova per l’omologazione, non può essere messo sul mercato.
Gli Stati dell’Unione, e la Commissione UE possono anche ordinare controlli sulle auto già in circolazione e misure correttive senza che i consumatori debbano sostenere costi aggiuntivi.
Auto, i nuovi poteri di controllo dell’UE
Di fronte a livelli di emissioni più alte del consentite o altre situazioni che richiedano interventi correttivi, gli Stati possono imporre multe proporzionate alle case. La Commissione può intervenire comunque, se i governi non dovessero farlo, con ammende fino a 30 mila euro.
Finora, infatti, erano solo le autorità delle nazioni in cui si registrano irregolarità a poter imporre sanzioni o ritirare dal mercato le auto non a norma. Con le nuove regole, anche la Commissione Europea avrà questo potere di intervento.
Si rinforza dunque la volontà dell’Europa di arrivare a una mobilità più sicura, più ecologicamente sostenibile. Pur nel contesto di una crisi sanitaria ed economica, ha detto Breton, è ancora più importante procedere con investimenti mirati e orientati nel settore delle infrastrutture.
Secondo il commissario, gli sforzi per ripristinare la fiducia dei consumatori, rafforzare il mercato unico e sostenere la competitività globale dell’industria automobilistica europea devono procedere parallelamente e nella giusta direzione.
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