F1 GP Belgio 2000: Hakkinen e il mitico sorpasso a Schumacher e Zonta – Video

Tra i momenti indelebili nella storia del GP Belgio a Spa, c’è il doppio sorpasso di Mika Hakkinen nel 2000. Quella manovra con cui passa Michael Schumacher e Ricardo Zonta non smette di stupire

F1 GP Belgio 2000: Hakkinen e il mitico sorpasso a Schumacher e Zonta - Video
F1 GP Belgio 2000: Hakkinen e il mitico sorpasso a Schumacher e Zonta – Video

Mika Hakkinen ha convinto suo padre Harri ad assistere alla gara. E’ la prima volta che succede nel 2000. Ha un problema al cuore. Dopo anni come radiotelegrafista, gli hanno consigliato una vita tranquilla. Ha deciso di accompagnare il figlio al GP Belgio a Spa. Ma di tranquillità ne ha avuta poca.

In qualifica, Hakkinen firma il miglior tempo. Ottiene la pole con otto decimi di vantaggio su Trulli. Schumacher parte quarto, staccato di quasi un secondo. In gara però, Schumi risale e va in testa al giro 13 quando il finlandese va largo alla Stavelot. Lo scenario non cambia dopo la sosta.

Hakkinen resta all’inseguimento del tedesco e prova l’attacco al 40mo giro a Les Combes. Il tedesco difende la posizione, chiude la porta all’interno e il finlandese deve alzare il piede dall’acceleratore per evitare il contatto. Va quasi fuori pista e alza le braccia, frustrato dalla manovra del rivale che non si scusa. “Che ho fatto di sbagliato” gli dice.

Al giro successivo, a Les Combes, Schumacher si porta all’esterno per doppiare il brasiliano Zonta. Come riporta la Gazzetta dello Sport il giorno dopo la gara, Harri nel box grida davanti al monitor: “Mika, buttati all’interno. Ora!”.

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GP Belgio 2000, il doppio sorpasso di Hakkinen

Come telecomandato, Mika si butta all’interno. Vede il brasiliano che procede lentamente per non ostacolare il ferrarista, che si sposta verso sinistra. Non lo segue, azzarda e va a destra. Se il brasiliano avesse deciso di cambiare traiettoria sarebbe stato un disastro. A 320-330 km/h basta davvero un attimo.

Zonta non cambia linea, anzi gli fornisce anche la possibilità di prendere la scia, e prende ancora più velocità. “Sapevo che se avessi seguito la traiettoria di Michael non sarei mai riuscito a superarli” ammette. “Una gran bella manovra, mi è piaciuta davvero tanto ma non sono sicuro che abbia avuto lo stesso effetto su Michael”.

Il tedesco incassa con stile. “Mi ha sorpreso, non me l’aspettavo” ha commentato dopo la gara. Un’ ora dopo, Harri Hakkinen si gode un sorso di champagne con suo figlio che gli ha regalato paura e felicità nel giro di pochi minuti.

Al box Ferrari resta di stucco il campione finlandese di rally Tommi Makinen, che ha lo stesso sponsor delle Rosse in quella stagione. Anche a vent’anni di distanza, restano ancora di stucco gli spettatori che rivedono quella manovra figlia del coraggio, della velocità di pensiero, di una precisione millimetrica che solo chi è abituato a misurare i limiti in millesimi di secondo può avere.

Ha combattuto con emozioni contrastanti, con lo spirito del pilota e con la paura di un’incidente. E allora ne succedevano. Il finlandese però supera i freni, la fame di erodere centimetri, di guadagnare posizioni è più forte di tutto. In quello spazio vede solo un’opportunità. E la coglie.

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