Lewis Hamilton si conferma il re delle pole nel GP Belgio a Spa. Sono 6 su questo tracciato, 93 in carriera. Le Ferrari arrivano a sei eliminazioni in Q2 nel 2020. Fa peggio solo l’Alpha Tauri
Lewis Hamilton conquista la sesta pole, le Ferrari raggiungono le sei eliminazioni in Q2. Stesso numero per un contrasto che non potrebbe essere più forte di così. Nero vince, rosso perde.
Il sei volte campione del mondo si conferma l’uomo dei record a Spa. Conquista la sesta pole position, parte in prima fila per la nona. Firma un giro stratosferico, nuovo record della pista, per celebrare la 93ma partenza “al palo” della sua carriera.
Il britannico, che aveva centrato il primo posto in qualifica nel 2017 e nel 2018 prima dello show di Charles Leclerc di un anno fa, parte in prima fila per la sesta volta quest’anno, la 151ma in carriera.
Le “Frecce Nere”, come potremmo ridefinire le Mercedes dopo il passaggio dall’argento al nero come segno simbolico del supporto alle battaglie in favore dell’uguaglianza e del movimento Black Lives Matter, salgono a 151 pole di scuderia nella storia, a dieci dal terzo posto all-time delle Williams. Qui a Spa aveva festeggiato sei pole di fila, a livello di team, tra il 2013 e il 2018, la striscia per una singola squadra su questo tracciato.
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Nelle 52 gare precedenti a Spa, si sono registrati 32 piloti diversi capaci di partire dalla prima casella in griglia. La Gran Bretagna è la nazione più rappresentata in questa lista con sedici pole suddivise tra Graham Hill, Nigel Mansell, Mike Hawthorn, John Surtees, Jim Clark, Jackie Stewart, Jenson Button e Hamilton.
Il sei volte campione del mondo ha chiuso con 511 millesimi di vantaggio su Bottas, un margine superiore al distacco medio fra primo e secondo in qualifica a Spa dal 2010 (355 millesimi). Il divario più ampio nella storia a Spa si è registrato nel 1956, quando Fangio staccò tutti di almeno 4,9 secondi ma il circuito era lungo 14 chilometri e non sette come ora. Il più contenuto rimangono i soli 11 millesimi con cui Alain Prost strappò la pole nel 1983.
A Spa, hanno festeggiato il miglior piazzamento stagionale in qualifica Ricciardo (quarto), Albon (quinto, come Austria), Kvyat (undicesimo). Peggiore prestazione al sabato invece per Norris (decimo e senza casco speciale), Gasly (dodicesimo dopo un’ottima Q1), Magnussen (ventesimo), e per le due Ferrari di Leclerc (tredicesimo) e Vettel (quattordicesimo).
Solo nel 2012, nel GP d’Europa di Valencia, entrambe le Ferrari erano rimaste fuori dal Q3 dopo essersi qualificate alla Q2. Out allora Massa e Alonso che però vinse la gara con una rimonta straordinaria. Qui a Spa la più grande rimonta fino alla vittoria la completò Michael Schumacher nel 1995, dal sedicesimo posto in griglia.
Impossibile però sognare un’impresa simile per la Ferrari che ha perso oltre un secondo in termini di prestazioni rispetto all’anno scorso su questo tracciato. C’è un dato che permette di tratteggiare ulteriormente lo stato attuale del Cavallino che dall’inizio della stagione ha accumulato sei eliminazioni in Q2 come la Williams e la Renault. In questa fase delle qualifiche, ha fatto peggio solo l’Alpha Tauri.
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