Mercedes, Andy Cowell può passare alla Ferrari: cosa c’è di vero sul futuro del motorista inglese, considerato il principale responsabile dei successi della scuderia di Brackley
Il capo motorista della Mercedes, Andy Cowell, deve ancora decidere il suo prossimo passo nella carriera dopo la scelta di lasciare i campioni del mondo in carica al termine di questa stagione.
In totale sono stati 16 gli anni passati dal tecnico inglese a Brackley, come responsabile del progetto Power Unit che ha rivoluzionato gli equilibri della Formula 1. Dal 2013 si è dedicato allo sviluppo dei propulsori Mercedes, regalando un vantaggio abissale rispetto alla concorrenza.
Cowell è accreditato come una figura determinante nello sviluppo del motore ibrido Mercedes V6 che ha conquistato tutti i titoli mondiali, costruttori e piloti, dal 2014 ad oggi.
La comunicazione di lasciare il team anglo-tedesco era arrivata già lo scorso gennaio, ma insieme a Toto Wolff si era deciso di andare avanti sino al termine del 2020. Questo per aiutare e supervisionare il lavoro del suo successore, Hywel Thomas.
Ora per il motorista inglese si aprono nuove porte e nuove sfide da accettare. Scherzando ma non troppo, Nico Rosberg disse ai microfoni di Sky, commentando l’ultimo GP di Spagna, di prendere di corsa Cowell per recuperare il gap dalla Mercedes.
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Mercedes, Andy Cowell può passare alla Ferrari: la possibile trattativa
“È tempo di cambiare“, ha detto Cowell al podcast “Beyond the Grid” sul sito della F1.
“Mercedes è un’azienda per cui sono estremamente orgoglioso di aver lavorato.
“Le persone qui sono davvero incredibili, e mi mancheranno. Ma sedici anni sono davvero tanti, facendo sempre la stessa cosa.
“Ora vorrei accettare una nuova sfida partendo da zero. Un foglio bianco da cui ripartire“.
Quel progetto tanto complesso ma stimolante da accettare potrebbe essere proprio la Ferrari. Mattia Binotto stima Cowell ormai da anni e avrebbe indicato il suo nome a Elkann e Camilleri per rinforzare il pacchetto tecnico della scuderia di Maranello. Dopo i problemi avuti con la FIA proprio legati alla Power Unit, sviluppare un nuovo motore in vista del 2022 è la priorità. Il cambio regolamentare lascia ampio spazio di manovra e la chance di appianare finalmente un distacco diventato fin troppo ampio negli ultimi tempi.
Attualmente non è ancora partita una vera e propria trattativa, ma secondo alcune voci ben informate qualche abboccamento potrebbe esserci già stato. D’altronde riportare un titolo in Italia dopo quasi 15 anni è una sfida grande abbastanza.
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