Tanti i classici modelli Ferrari che saranno presenti al Concours d’Elegance, all’Hampton Court Palace di Molesley dal 4 al 6 settembre
A settembre tornano i grandi concorsi d’auto. Il nuovo inizio è segnato dal Concours d’Elegance, all’Hampton Court Palace di Molesley, sobborgo di Londra dal 4 al 6 settembre. Non ci saranno vincitori, in quanto non ci sarà giuria, ma i proprietari delle vetture ammesse voteranno la loro preferita. Previste anche norme per ridurre il pubblico presente e linee guida per il rispetto del distanziamento.
Chi ci sarà potrà ammirare alcune Ferrari d’epoca davvero d’eccezione, come la Ferrari 250 GTO che ha corso a Daytona, Nassau e alla 24 Ore di Le Mans. Il modello con numero di telaio #3387GT presente al concorso è appartenuto a Luigi Chinetti importatore principale della Ferrari negli USA dopo la Seconda guerra mondiale.
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Al concorso partecipa anche una 250 LM, versione berlinetta della 250 P, che non è stata inizialmente omologata come vettura fino al 1966 con l’introduzione del Gruppo 4.
Presenti anche due modelli della “serie P” a cominciare dalla 275 P2 che invano ha sfidato le Ford alla 24 ore di Le Mans del 1965. Questo modello ha debuttato a Monza con la vittoria di Parkes e Guichet davanti a una 330 P2 guidata da Surtees e Scarfiotti.
Con questa vettura, i piloti del Cavallino hanno vinto la Targa Florio, la mille chilometri del Nurburgring. Il modello presentato al concorso è stato poi convertito in una 365 P2 dopo il passaggio all’Ecurie Francorchamps.
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Al concorso spicca una 275 GB Competizione Clienti, numero di telaio #07407. E’ uno dei dieci esemplari prodotti, caratterizzato sa telaio in alluminio, serbatoio ampio, motore a sei cilindri da 300 cavalli.
Si può ammirare anche una delle rare 250 GT Ellena. La storia di questi modelli inizia nel 1956, quando Pininfarina sposta gli stabilimenti da corso Trapani a Grugliasco. In questo passaggio non può continuare a produrre la carrozzeria della Ferrari 250 che affida, dopo i primi otto esemplari, alla carrozzeria di Felice Mario Boano, il quale apporta lievi modifiche alla linea di fiancata.
Quando Boano passa a dirigere il centro stile FIAT, la carrozzeria passa nelle mani del genero Ezio Ellena e dal socio Luciano Pollo. La 250 che prende il suo nome ha lo stesso telaio della 250 Berlinetta con un padiglione più alto e senza deflettori delle portiere.
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