La casa di aste Bring A Trailer ha venduto per 350mila dollari una Delahaye 175 del 1949 appartenuta al noto cantante Elton John.
Un’asta da centinaia di migliaia di dollari per un pezzo più unico che raro. Si tratta di uno dei tanti gioiellini appartenuti alla vasta collezione auto di Elton John. Il celebre cantante ha sempre affermato di essere un appassionato di automobilismo ed in questi anni ha messo nel suo “garage” svariate auto che farebbero invidia ad ogni collezionista. Tra questi anche una Delahaye 175 del 1949 del Maharaja di Mysore, appartenuta all’artista britannico negli anni ’80 e venduta all’asta dal Petersen Automotive Museum di Los Angeles attraverso una casa d’asta per 350mila dollari, circa 296mila euro.
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Una Delahaye 175 del 1949 è stata messa all’asta dal Petersen Automotive Museum di Los Angeles e venduta in poco tempo al prezzo di 350mila dollari, che equivalgono a circa 296mila euro. Una cifra sicuramente importante giustificata non solo dal perfetto stato del veicolo, il cui contachilometri segna solo 2.700 chilometri, ma per uno dei suoi celebri proprietari. L’auto, realizzata per il Maharaja di Mysore, in India, ha fatto parte della ricchissima collezione del noto cantautore britannico Elton John. Non è chiaro quanto la Delahaye sia rimasta nel garage di Elton John che l’acquistata nel 1980 da un uomo d’affari, ma si pensa che l’autore l’abbia posseduta sino al 1983. Nel 2001 la storica auto, trasformata da coupè in una cabriolet, è rientrata negli Stati Uniti ed è entrata nella collezione del museo californiano che ora l’ha messa in vendita attraverso la casa d’asta Bring A Trailer.
Lo storico veicolo, prodotto dalla casa francese nel 1949, è stato venduto, come specifica la Bring A Trailer con targa e certificazioni originali inglesi e munita di una nuova registrazione valida per lo stato della California.
Sotto il cofano dell’elegantissima Delahaye 175 batte un motore 6 cilindri da 4,45 lt con 3 carburatori Downdraft Solex. Grazie alle sue quattro marce a frizione elettromagnetica il cambio avviene senza spingere alcun pedale. Una vera chicca se si pensa ai tempi di costruzione.
Le linee dell’auto sono morbide come da stile di quell’epoca, i fari si inseriscono nella logica del “morbido” ed infatti la loro forma è perfettamente circolare. I dettagli sono tutti rifiniti con cromature argentante. A balzare all’occhio i cerchi da 18″ ed ovviamente la capote. Quest’ultima in un beige delicato crea un gioco di colori a contrasto con la carrozzeria rosso acceso degna di nota. Bisogna precisare in merito alla capote, però, che la sua installazione è postuma alla nascita dell’auto lanciata come coupè. Anche la livrea originariamente era differente, ossia grigia.
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