MotoGP Stiria, Valentino Rossi deluso: “Yamaha, quanti problemi”

L’analisi di Valentino Rossi dopo il MotoGP di Stiria è pragmatica e disillusa. La Yamaha ha tantissimi problemi e i suoi pochi punti frutto di un nono posto non possono bastare.

MotoGP Stiria, Valentino Rossi
Valentino Rossi, unico pilota Yamaha a punti nel MotoGP di Stiria (Getty Images)

La moto davvero non va…

MotoGP di Stiria, il calvario Yamaha

Valentino Rossi parte dal suo piazzamento: “Ho fatto quello che ho potuto – dice il nove volte campione del mondo – ma la situazione era quella che era. È stato difficile partire da dietro e gestire i problemi di freni e di gomme ma dopo qualche giro avevo anche trovato un buon ritmo nonostante il passo non fosse straordinario, cercavo di stare attaccato ai primi. La seconda partenza dopo la caduta di Maverick Vinales ha finito per rendere tutto ancora più complicato e considerando il bilancio collettivo mi devo accontentare”.

Vinales fuori dopo avere abbandonato la moto alle prese con freni che non funzionavano, Quartararo e Morbidelli fuori dalla zona punti. Un disastro… Maverick è stato molto bravo ed estremamente coraggioso, quando si è reso conto di non governare la moto e non avere alcun controllo sui freni si è lasciato cadere, l’unica soluzione possibile, ma posso garantire che prendere una decisione del genere è stato estremamente difficile e fulmineo. La paura più grande di un pilota è proprio quella di restare senza freni. È da tempo che abbiamo problemi con i freni, abbiamo cambiato con le pinze, abbiamo collaborato con la Brembo e se durante le prove le cose vanno discretamente bene, in gara la temperatura si alza. Credo che lui avesse una temperatura insostenibile sulle pinze, che non avesse più pastiglie. A quelle velocità come fai ad andare senza freni?”

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Tutti i problemi della Yamaha

Ma i freni non sono l’unico problema della Yamaha: “Sicuramente soffriamo in rettilineo quando abbiamo traffico e il nostro motore respira anche il caldo di chi ci precede.  Dire che la temperatura di oggi era addirittura più mite e pensavo ci potesse favorire. E invece con il passare dei giri la situazione è peggiorata: siamo partiti con le medie, abbiamo cominciato a perdere grip. A questo punto non so più dire quale sia la temperatura giusta per noi, per le gomme e il motore. Sapevamo che a Spielberg non sarebbe stato facile e che storicamente non era una pista favorevole per noi ma è andata anche peggio di quello che pensavamo. Dobbiamo solo pensare a Misano, sperare che questo sia stato solo un circuito negativo per noi, il peggiore, e fare di tutto per essere già competitivi al prossimo giro”.

La Yamaha intanto riprenderà a lavorare già da questa settimana in vista dei due eventi in programma a Misano, il 13 e il 20 settembre. Sono quasi tre settimane di speranza per rimediare una situazione decisamente pesante: Yamaha è al comando della classifica costruttori ma con solo un punto di vantaggio sulla Ducati. Degli 88 punti della casa di Iwata che soffre anche rispetto al team privato: la Petronas ha 102 punti, nove in più rispetto alla squadra ufficiale. Ma a Spielberg, in due eventi, la squadra di Rossi ha portato a casa solo 24 punti, la Petronas meno ancora: 11.

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