È un Davide Brivio furioso quello che si presenta alla fine del MotoGP di Stiria presentando il conto della Suzuki e di Joan Mir, che è un conto che non torna.
Mir, grande protagonista della prima parte della gara – precedentemente alla bandiera rossa – è solo quarto.
Con Jack Miller e Pol Espargaro praticamente appaiati che sfuggono verso l’esterno della traiettoria, Miguel Oliveira si infila e va a conquistare la sua prima storica vittoria in MotoGP. Dietro Mir viene beffato e rimane quarto: non ha spazio per passare ma da regolamento dovrebbe salire sul podio al posto di Espargaro che esce ben oltre il cordolo fino addirittura all’area rossa.
A Davide Brivio, team manager della Suzuki la cosa non va giù: “Non riesco a capire lo schema di valutazione dei commissari che in alcuni casi applicano i regolamenti e in altri ne dimenticano – attacca Brivio ai microfoni di Sky – da regolamento Pol Espargaro doveva perdere il podio a vantaggio di Mir. Ci sono stati casi molto simili e in questi casi la commissione ha subito preso questa decisione. Stavolta forse perché siamo sul circuito della Red Bull, forse perché è coinvolta la KTM che corre in casa ma le regole sono regole, o valgono sempre o non valgono mai. Io non sono per nulla d’accordo con questa regola, sia chiaro. Ma c’è”.
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Vedendo e rivedendo le immagini, l’impressione è che Pol Espargaro finisca lungo prima ancora di subire l’attacco di Miller. Che poi finisce largo a sua volta. Il pilota KTM sembra perdere l’assetto dell’ultima curva commettendo un errore. Di fatto Mir ne esce molto penalizzato: “Con il regolamento COVID-19 – conclude Brivio – non possiamo nemmeno recarci in commissione, dobbiamo inviare una mail, chiedere spiegazioni e una valutazione e sicuramente lo faremo. Ma qui c’è una evidenza chiarissima: una regola non viene rispettata. Mir è stato penalizzato in partenza, ha accettato la sanzione e l’ha rispettata e se queste regole ci sono devono valere sempre e per tutti”.
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Alle accuse di Davide Brivio ha risposto senza fare troppe polemiche Pol Espargaro: “È vero, sono finito sul verde ed è vero che le regole parlano di penalizzazione per chi nell’ultimo giro esce va al di là del limite della pista – spiega il pilota KTM il cui terzo posto è stato confermato al termine della gara dai commissari – ma evidentemente ero già stato abbastanza penalizzato. Non potevo certo rientrare… La regola dice che se un pilota trae vantaggio dalla manovra scatta una sanzione ma io ho rallentato. Non potevano mica danneggiarmi due volte, prima in pista e poi in commissione…”
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