Seguite in diretta il MotoGP Stiria, secondo appuntamento per la top class sul Red Bull Ring. Pol Espargaro parte in pole, indietro Rossi
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ULTIMO GIRO: Espargaro schizza via, ma sbaglia la frenata dalla 3.. Miller si infila e la protegge bene alla 4. Miller primo, alla 9 Espargaro lo brucia Miller incrocia e FRA I DUE LITIGANTI IL TERZO GODE. OLIVEIRA VINCE! Espargaro e Mir vanno anche sul verde, potrebbe perdere la posizione. INCREDIBILE FINALE
Giro 11: continua la gran gara delle due KTM di Espargaro e Oliveira, che se finisse così la gara sarebbero sul podio
Giro 9: Quattro decimi fra i primi 3 e Dovizioso. Ultimi tre giri da vivere senza respiro
Giro 8: Dovizioso c’è, Dovi entra, brucia Mir e vede la zona podio
Giro 7: All’ultima curva, Espargaro pennella la frenata stavolta in maniera splendida e va davanti a tutti. All’inizio del giro 8, va lunghissimo Binder
Giro 6: Cambiano le gerarchie in testa: Miller, Espargaro, Oliveira nelle prime tre posizioni. Indietro torna su Dovizioso. Tracollo Yamaha
Giro 5: Che spunto Espargaro. Che passa Miller e in rettilineo va anche davanti a Miller, battezza bene la prima frenata ma on può chiuderla e Miller incrocia.
Giro 4: Mir prova a ridurre il gap da Miller, dietro ha espargaro che firma il giro più veloce dei 3 in 1.23.8
Giro 3: La grafica ufficiale rivela che Mir ha una media nuova al posteriore. Fa sempre traiettorie più strette, però Miller ha uno spunto migliore. Anche se le Ducati hanno la soft al posteriore e questo lo aiuta nei primi passaggi
14.40: Dodici giri da percorrere. Mir si rimette in testa, da applausi lo scatto di Miller, che è secondo. Espargaro terzo, dietro Oliveira e un ottimo Binder che al secondo giro della ripartenza perde per un attimo il posteriore. Alla fine del giro 2/bis Dovizioso lo scavalca
14.35: INIZIA LA PROCEDURA DI RI-PARTENZA. Inizia il giro di ricognizione
Vinales sta bene, fa sapere Yamaha. E’ comprensibilmente scosso. Il responsabile Brembo, fornitore dei freni, a colloquio con Valentino Rossi. i nuovi dischi danno grande grip, aumentano la potenza frenante ma salgono anche le temperature di utilizzo. IL VIDEO DEL CLAMOROSO INCIDENTE
Dal replay mostrato in tv, si comprende che Vinales rallenta da 260 a circa 240 km/h dando meno gas. Riprova a frenare, la moto non risponde e a 210-220 kh/h salta giù dalla moto. Pazzesco, il tema frenata in Yamaha è cruciale. Ma questo resta nella mente di un pilota
BANDIERA ROSSA! Coraggio, velocità di pensiero, incoscienza da pilota. Arrivi a oltre 3200 all’ora, capisci che non frena e devi scendere così, al volo, in corsa. Serve una lucidità davvero fuori dal comune
Giro 16: Mir ha preso un secondo a Nakagami e Miller, in battaglia. Nakagami ha migliori traiettorie in curva e si rimette in seconda posizione. In fiamme la moto di Vinales, accartocciata nella ghiaia. Problemi ai freni si può pensare. Clamoroso, ha dovuto scendere in corsa dalla moto in corsa quando ha capito che non frenava!
Giro 15: Mir comanda e guida con 1,3 secondi di vantaggio su Miller e Nakagami. I due hanno 2,3 secondi su Espargaro e Rins. Regolare, a martello, il ritmo di Rins. Nakagami, con media-soft, in curva passa Miller. Ma in poi in avvio del giro 16, il giapponese sbaglia traiettoria e Miller va dentro forte
Giro 13: Binder però spinge e brucia Dovizioso, si mette sesto e guadagna un decimo a settore su Rins e Espargaro, partito in pole. Crolla ancora Vinales, che però alza il braccio: ha un problema tecnico “Top Gun”
Giro 11: Dovizioso perde 4 decimi al giro. “Sta andando più piano di quello che avremmo pensato” ha detto Dall’Igna. Non è da escludere un rallentamento voluto per amministrare le gomme. In difficoltà invece Vinales e Rossi, 10° e 12° con Quartararo in mezzo
Giro 9: Convincente prova delle KTM nel gruppo, anche Lecuona tiene un ritmo consistente pur essendo l’anello più debole del quartetto del team di casa
Giro 7: C’è un secondo tra Nakagami, terzo, e la coppia Espargaro-Rins (4° e 5°). Il gruppo davanti si sgrana per effetto dello strappo di Mir. I tre di testa in fotocopia, 1.24.3
Giro 5: Mir fa 1.24.018! Giro da qualifica, ha 4 decimi di vantaggio ora. Il podio della settimana scorsa può averlo lanciato. Tanti errori invece, dietro, per Quartararo in frenata
Giro 4: Mir in curva riesce a disegnare traiettorie strettissime, e va a prendersi la prima posizione. Bel sorpasso. Nakagami che pure ha la gomma soft non riesce a guadagnare abbastanza sul dritto. Binder supera Rossi e Oliveira. Il Dottore 10°
Giro 3: Indietro. la Ducati di Dovizioso comincia a vedere il gruppetto di testa. Quasi impossibile invece la rimonta di Zarco, lasciato partire tardi dalla pitlane. 13° Quartararo
Giro 2: Gran partenza di Rossi, da 15mo a 9° alle spalle di Oliveira, Vinales e Dovizioso. Miller si mette davanti w prova a dettare il ritmo, ma non lo fanno andar via dietro. Rins ed Espargaro imprecisi dietro
Giro 1: Mir parte benissimo, si smarcano bene Vinales e Rossi dietro. Espargaro si disunisce ed è quarto, superato da Nakagami e Miller, che scatta in testa. Solo 14° Morbidelli
14.00: INIZIATO IL MOTOGP NUMERO 900 DELLA STORIA!
13.58: Inizia il giro di ricognizione. Ci siamo, salgono le pulsazioni al Red Bull Ring. Cielo grigio su, asfalto fresco. 22 gradi la temperatura. In tanti scelgono le medie al posteriore.
13.50: Mancano 10′ alla partenza. Messaggio di Marquez: “Mi piacerebbe essere lì, è il momento di recuperare bene. Torneremo il prima possibile” ha detto il Cabroncito. Zamora, però, ha fatto capire che non sarà poi così “prima”. Il sito della MotoGP parlava di 2-3 mesi di stop.
Festa doppia al Red Bull Ring dopo le qualifiche del MotoGP Stiria. Gioisce la KTM, la scuderia austriaca diventata il 18mo team a partire dalla prima casella in griglia dal 1974 in classe regina. Festeggia Pol Espargaro, alla prima pole in top class, in cui finora ha ottenuto solo un podio a Valencia nel 2018.
“Ci vuole una bella gara, altrimenti non serve” ha detto dopo le qualifiche. “Ducati e Suzuki erano molto forti. Sul giro non mi sentivo molto veloce, mentre sul passo sì”. Il ritmo gara sarà un fattore rilevante, su questo tracciato breve, veloce, che consente rimonte ma non permette errori.
Da applausi anche il secondo tempo di Nakagami, che però ha commesso un piccolo errore nell’ultimo settore che ha pregiudicato il suo attacco alla pole. “Non ero mai partito in prima fila – spiega – è davvero una bella sensazione”.
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Vista la penalizzazione di Johann Zarco, che ha chiuso con il terzo tempo ma partirà dalla pit lane dopo l’incidente che ha causato la scorsa settimana, la prima fila sarà completata da Joan Mir. In un Mondiale che ha già visto la prima vittoria in MotoGP di Quartararo e Binder, potrebbe essere anche la loro occasione per celebrare il primo successo.
Difficile il sabato degli italiani. Andrea Dovizioso, vincitore su questo stesso circuito la scorsa settimana, partirà ottavo. Danilo Petrucci sarà in quarta fila, ancora più dietro Valentino Rossi che ha completato la qualifica con il 15° tempo anche a causa di una caduta nell’ultimo giro della Q1.
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